Milano, 6 lug. (askanews) – “Ci ha lasciato Giuseppe Crippa, imprenditore visionario e geniale. Una grande perdita per tutti noi. Esprimo le mie condoglianze alla sua famiglia”. Con queste parole sul profilo X del ministero dell’Economia, il ministro Giancarlo Giorgetti, ricorda l’imprenditore brianzolo a poche ore dalla scomparsa.
Crippa è morto il 5 luglio a 90 anni a Merate. È il fondatore dell’azienda tecnologica Technoprobe di cui è stato amministratore delegato fino al 2017. Per ricordarlo e celebrarlo la “Technoprobe – scrive l’azienda – si ferma per 24 ore, in Italia come in tutte le sue sedi nei tre Continenti e 10 Paesi dove operiamo. Lo ricordiamo con immensa gratitudine e affetto, consapevoli che senza la sua visione, la sua passione e la sua umanità, Technoprobe non sarebbe ciò che è”.
Crippa è tra le persone più ricche d’Italia. Secondo l’ultima classifica di Forbes è al trentesimo posto con un patrimonio suo e di famiglia che ammonta a 3,1 miliardi. Dopo una carriera ultra trentennale nella STMicroelectronics, nel 1995 accettò la liquidazione ma anziché godersi la pensione investì quella liquidazione nella Technoprobe, che oggi è leader nel settore dei semiconduttori e della microelettronica, realizzando probe card, schede sonda per testare i microchip. In realtà l’idea era nata sei anni prima, nel 1989, con l’aiuto del figlio Cristiano. Nel 1993 poi il primo passo formale verso la nascita della società: il garage e la mansarda di casa Crippa a Merate trasformati in un laboratorio artigianale con la moglie di Giuseppe, Mariarosa, a occuparsi della parte amministrativa. Nel 1996 la fondazione ufficiale della società.
Il 15 febbraio 2022 l’azienda sbarca a Piazza Affari sull’Euronext Growth registrando un 12% al debutto, con una valutazione di 3,5 miliardi di euro. Oggi l’azienda conta su un fatturato (esercizio 2024) pari a 543 milioni di euro, 3.355 dipendenti ed è presente a livello internazionale, attraverso 21 sedi.
(foto tratta dal sito della Technoprobe)