Roma, 16 ago. (askanews) – Si è spento, all’età di 89 anni, Pippo Baudo, simbolo indelebile della televisione italiana. Il conduttore, autore e scopritore di talenti è morto al Campus Biomedico di Roma, circondato dall’affetto dei suoi cari e con il conforto dei sacramenti. La notizia, trapelata inizialmente da fonti vicine alla famiglia e confermata poi dal suo storico avvocato e amico fraterno Giorgio Assumma, ha scosso il mondo dello spettacolo e commosso milioni di italiani.
Un’intera generazione – o forse più – è cresciuta con la sua voce e la sua inconfondibile presenza in TV. Con il suo carisma, la sua cultura e la sua capacità di rimanere sempre al passo con i tempi, Baudo è stato non solo un presentatore, ma un’istituzione del piccolo schermo.
Nato il 7 giugno 1936 a Militello in Val di Catania, Giuseppe “Pippo” Baudo ha legato il suo nome ad alcuni dei programmi più popolari della storia televisiva italiana. Esordì con Settevoci negli anni ’60, ma fu con Canzonissima e, soprattutto, con Domenica In e il Festival di Sanremo che divenne il volto familiare di milioni di italiani.
Con ben 13 edizioni del Festival di Sanremo al suo attivo (record ancora imbattuto), Baudo è stato il maestro di cerimonie per eccellenza, capace di coniugare spettacolo, emozione e professionalità. Ma il suo curriculum è vastissimo: Fantastico, Serata d’onore, Luna Park, Novecento, Passo doppio, Il Castello… Un lungo elenco che attraversa generi e decenni, e che testimonia una carriera straordinaria durata più di mezzo secolo.
È stato anche direttore artistico della Rai e di Canale 5, presidente del Teatro Stabile di Catania e Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2021).
La sua ultima apparizione pubblica risale al 2024, alla festa per i 90 anni di Pierfrancesco Pingitore: sorridente, anche se in sedia a rotelle, circondato dagli amici di una vita.
La vita privata di Baudo è stata segnata da passioni, affetti e anche dolori. Ebbe cinque importanti relazioni: con Mirella Adinolfi (madre del figlio Alessandro, riconosciuto dopo anni), con Angela Lippi (madre di Tiziana), con le attrici Alida Chelli e Adriana Russo, e con la soprano Katia Ricciarelli, che sposò nel 1986 e da cui divorziò nel 2007.
Nonostante le luci della ribalta, Baudo ha sempre protetto la sua sfera privata, mantenendo un profilo di grande dignità anche nei momenti difficili, come quando affrontò il divorzio o alcune crisi.
Pippo Baudo non è stato solo un grande conduttore. È stato un mentore, un talent scout, un protagonista della cultura popolare italiana. Da Lorella Cuccarini a Beppe Grillo, da Heather Parisi a Andrea Bocelli, molti dei grandi nomi del panorama artistico italiano devono a lui la loro prima occasione.
Con la sua scomparsa, l’Italia perde un punto di riferimento, una voce amica che ha attraversato la storia del Paese dagli anni del bianco e nero fino all’era del digitale. Il vuoto che lascia è immenso, ma altrettanto grande è l’eredità culturale, artistica e umana che ci consegna.
Nelle prossime ore è attesa una camera ardente a Roma, probabilmente in uno dei luoghi simbolo della Rai. I funerali si terranno nei prossimi giorni, in forma solenne. Il Presidente della Repubblica e le massime istituzioni hanno espresso il loro cordoglio, unendosi al dolore della famiglia e degli innumerevoli fan che oggi piangono “SuperPippo”, il signore della televisione italiana.