Roma, 7 nov. (askanews) – “Il rapporto di collaborazione con il giornalista Gabriele Nunziati non è stato interrotto per la sua domanda” nella sala stampa della Commissione europea, “ma perché, dopo ripetute spiegazioni, si è rifiutato di accettare il fatto che non si può usare un’agenzia di stampa per portare avanti la propria linea politica personale. E un’agenzia – in quanto fonte primaria di informazione – non deve solo essere imparziale, ma anche apparire tale”: lo ha affermato ad askanews il fondatore e direttore dell’Agenzia Nova, commentando la posizione espressa dall’IPA, Associazione Internazionale della Stampa (API) o International Press Association (IPA), che si è detta “profondamente preoccupata” per il licenziamento del giornalista italiano Gabriele Nunziati.
Durante la conferenza stampa quotidiana della Commissione Europea del 13 ottobre 2025, Nunziati ha chiesto alla portavoce della Commissione, Paula Pinho, e ad Anouar El Anouni, portavoce per gli affari Esteri e la Politica di sicurezza, se “anche Israele dovrebbe pagare per la ricostruzione di Gaza”, visto che l’Ue chiede ripetutamente che “la Russia paghi per la ricostruzione dell’Ucraina”.

