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sabato, 14 Giugno, 2025
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Ail e il futuro della ricerca sui tumori del sangue

Bologna, 12 mag. (askanews) – Un confronto promosso da Ail con importanti specialisti per fare il punto sui risultati raggiunti e sulle future prospettive dei trattamenti con le cellule Car-T, in vista dell’Hematology Summit di Bologna dal 13 al 15 maggio.

Il capoluogo dell’Emilia-Romagna al centro delle riflessioni sull’ematologia, gi dalla conferenza a cui hanno partecipato, fra gli altri, l’assessore alle politiche per la salute della regione Emilia-Romagna, Massimo Fabi e il presidente Ail Bologna, Gaetano Bergami. Cos come il presidente nazionale di Ail, Giuseppe Toro: “Il nostro lavoro non solo informare sugli sviluppi delle cure alle malattie, ma anche stare vicino ai malati, per esempio accogliendoli nelle case Ail per mantenere il paziente vicino al centro che lo ha trattato. Poi il sostegno psicologico per dare forza a partecipare in maniera attiva a un trattamento come questo, restando vicino anche a parenti e caregiver, che vivono in simbiosi col malato l’esperienza della malattia”.

Intervenuti esperti come i dottori Massimiliano Bonaf, Chiara Gibertoni, Francesca Bonifazi, che insieme a Pier Luigi Zinzani, Direttore dell’Istituto di ematologia “Seragnoli” al Policlinico Sant’Orsola di Bologna, hanno sottolineato l’eccellenza nazionale e internazionale bolognese per la cura dei tumori del sangue: “Nell’ambito dei linfomi, la terapia con le cellule Car-T incarna al meglio la potenza della medicina di precisione: abbiamo dato a tanti pazienti la possibilit di guarire, senza quella cura non sarebbero stati sicuramente pi fra di noi. E quando ci sposteremo dalla seconda alla prima linea potremo addirittura aumentare l’attuale percentuale di risposta”.

L’istituto Seragnoli capofila nell’utilizzo delle terapie Car-T in Italia con 240 pazienti trattati e presto sar realizzata una “cell factory”, la prima in Emilia-Romagna, per la produzione di Car-T accademiche, prodotte in ambito ospedaliero/universitario a scopo no profit.