Al Meeting di Rimini entra in campo la Compagnia delle Opere

Incontri e mostre, un percorso che porterà i visitatori alla scoperta dei valori fondamentali della Compagnia, fino alla conoscenza delle numerose realtà che presidiano tutti gli ambiti della vita sociale.

Si rafforza la presenza di Compagnia delle Opere al meeting di Rimini 2024. Con 30 incontri, oltre 120 relatori, 18 opere profit e non profit e 2 mostre tematiche i partecipanti potranno essere i protagonisti di una riflessione condivisa che ruota attorno al tema dell’origine come punto di unione di una storia in cammino. Lo rende noto un comunicato di Cdo.

Una storia che per Cdo inizia proprio dall’incontro di don Luigi Giussani con un produttore di vino di Alcamo in Sicilia e dalla possibilità – come aveva detto Giussani – “di mettersi a disposizione di ciò che c’è perché possa essere aiutato a vivere”. Una storia in cammino è anche il titolo scelto per la mostra che incarna la storia di Compagnia delle Opere simboleggiando le relazioni che legano le tre aree costitutive del sistema Cdo: imprese, opere sociali e opere educative. Un percorso che porterà i visitatori alla scoperta dei valori fondamentali della Compagnia, fino alla conoscenza delle numerose realtà che presidiano tutti gli ambiti della vita sociale. La mostra parte dal centro della piazza del Padiglione C1 della Fiera di Rimini, per condurre all’auditorium che ospiterà il ricco palinsesto di Arena Cdo.

Tantissimi i temi che saranno approfonditi grazie anche all’esperienza diretta di ospiti istituzionali, accademici e del mondo dell’impresa con l’obiettivo di rispondere ai bisogni più urgenti della nostra società. Uno su tutti il lavoro, esplorato da diversi punti di vista. Quali sono le qualità umane che guidano al successo di progetti ambiziosi e danno vita a opere concrete e significative? E ancora come sostenere l’autoimprenditorialità giovanile attraverso il ruolo sociale delle imprese? Come riuscire a mantenere i talenti all’interno delle aziende? E come l’Intelligenza Artificiale impatterà sui processi aziendali?

Senza dimenticare uno degli obiettivi principali che Cdo ricerca:

l’attenzione al capitale umano, iniziando proprio dai ragazzi che sono il punto di partenza per portare innovazioni e nuove opportunità lavorative e per sostenere le “opere” che sono al centro del progetto. All’interno dell’incontro Giovani e lavoro:

“Libertà, inventiva, reti e filiere per anticipare il futuro” si dibatterà proprio su come poter sostenere l’autoimprenditorialità giovanile e il complesso equilibrio tra vita lavorativa e sfera familiare.Un altro tema che sarà approfondito durante il Meeting è quello legato al valore dell’accoglienza e della cura. Attraverso la testimonianza diretta di accoglienza delle persone che stanno attraversando un momento delicato della malattia, ma anche quella dei volontari sarà possibile condividere esperienze capaci di indirizzare verso una nuova cultura.

Durante il Meeting il tema dell’educazione avrà uno spazio cruciale, all’interno del palinsesto di incontri ci si concentrerà sulla costruzione di una community nella quale le opere sociali possono incontrarsi, per imparare, sostenersi nel cambiamento, condividere, sviluppare competenze professionali adeguate alla specificità delle opere, offrire momenti di formazione, approfondimento, rivolto alle persone impegnate nelle opere sociali, sia come volontari che come lavoratori.

Di grande importanza e attualità il focus sulla sostenibilità, una tematica che le imprese al giorno d’oggi devono tenere assolutamente conto. All’interno di un panel dedicato, Cdo Energia, ci si focalizzerà sullo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili dopo un anno dall’emanazione delle relative normative e i prossimi step che le aziende e associazioni dovranno aspettarsi.

Infine, Cdo sarà presente al Meeting con due mostre dedicate.

Oltre a “Compagnia delle Opere, una storia in cammino”, verrà presentata una seconda mostra dal titolo “Design for peace”, un’esperienza unica che esplora il ruolo fondamentale del design e dell’architettura nella promozione della pace e nella ricostruzione delle comunità colpite da conflitti. Il cuore di questa esposizione è la convinzione che il design possa essere un potente strumento di cambiamento sociale, capace di trasformare spazi e vite, offrendo speranza e resilienza.

“Siamo fra i soci partner della Fondazione Meeting di Rimini e ci sentiamo parte della storia di oggi e desideriamo esserlo in quella di domani continuando a sostenere questo importantissimo momento di confronto e di fabbrica di idee” – dichiara Andrea Dellabianca, Presidente nazionale Cdo. “Durante questa edizione desideriamo coniugare tematiche economiche e sociali, dando risalto alle oltre 10 mila opere presenti nella Cdo. Il Meeting di Rimini è un luogo in cui le esigenze delle imprese possono incontrare gli interlocutori più giusti rafforzando il proprio processo di sviluppo”.

 

(Fonte: Askanews)