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venerdì, 4 Luglio, 2025
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Al via i saldi estivi (ufficiali), sei italiani su dieci pronti a comprare

Roma, 4 lug. (askanews) – I saldi si confermano tra gli eventi promozionali più attesi dagli italiani. Per le vendite di fine stagione estive, che prenderanno il via domani in quasi tutte le regioni (con l’eccezione di Trento e di Bolzano), già 6 italiani su 10 hanno pianificato un acquisto, per un giro d’affari stimabile intorno ai 3,5 miliardi di euro. Una risposta di pubblico che conferma l’alto gradimento dei saldi da parte dei consumatori, anche in un contesto in cui le famiglie spendono con prudenza. L’alto interesse è ancora più notevole se si considera il dilagare di offerte anticipate e pre-saldi fuori dalle regole: stimiamo che 6,5 milioni di consumatori abbiano già acquistato con lo sconto prima della partenza ufficiale dei saldi. È quanto emerge dal consueto sondaggio Confesercenti-Ipsos sui saldi estivi.

È il 62% degli italiani che ha già deciso di approfittare dei saldi estivi 2025. La percentuale cresce tra le donne e tra chi vive al Sud, entrambi 67%. Un ulteriore 32% si riserva di decidere in base alla qualità delle offerte: una fetta non trascurabile che conferma come la leva promozionale sia decisiva, ma non automatica. Pochissimi dichiarano apertamente che non faranno acquisti (3%), mentre un altro 3% è ancora indeciso. Circa un quarto di chi è interessato ad acquistare lo farà nel fine settimana di partenza dei saldi, sabato 5 e domenica 6 luglio.

Tra chi ha già pianificato uno o più acquisti per i saldi estivi 2025, il budget medio previsto è di circa 218 euro a persona, che scende a 136 euro per chi non lavora. La fascia di spesa più comune è però quella attorno ai 100 euro, scelta da un intervistato su quattro. Ma non manca chi punta più in alto: il 16% prevede di spendere 200 euro, mentre una minoranza (circa il 7%) arriva o supera i 300 euro. I giovani (18-34 anni) mostrano una maggiore prudenza, con una media di 178 euro, contro i 234 euro degli over 35. Sul piano territoriale, si spende di più al Nord (241 euro) e meno nelle regioni del Sud e delle Isole (196 euro), confermando le differenze geografiche nella propensione al consumo.

Sono le calzature le regine dei saldi estivi 2025: oltre la metà dei consumatori che hanno già deciso cosa acquistare (53%) metterà ai piedi scarpe nuove: sandali, sneakers, zeppe o mocassini. Subito dopo, nella lista dei desideri, compaiono t-shirt, top e bluse (50%), seguiti da pantaloni, gonne e maglieria leggera (entrambi al 38%). Anche abiti (37%) e intimo (31%) mantengono una quota rilevante, mentre costumi da bagno e accessori da spiaggia (28%) segnalano una voglia di vacanze che inizia a farsi sentire. L’abbigliamento sportivo è al 27%, seguono camicie (25%), pigiami (13%) e giacche (9%). In media, chi pensa di approfittare dei saldi progetta di acquistare quasi quattro prodotti (3,76 a persona), a testimoniare che si punta su pochi pezzi ma scelti con cura.

Per gli acquisti dei saldi estivi 2025, la maggior parte dei consumatori prevede un comportamento multicanale: sei su dieci (61%, ma tra i giovani è il 69%), infatti, acquisteranno sia online che in negozio fisico. Quest’ultimo, però, resta centrale: circa un terzo (32%) di chi vuole comprare prevede di affidarsi esclusivamente ai punti vendita tradizionali, mentre il 7% sceglierà di fare shopping solo online. Il negozio continua, del resto, ad essere percepito come il canale più affidabile per veridicità degli sconti, sicurezza e convenienza degli acquisti, con un voto medio assegnato dai consumatori di 7,1 (contro i 6,9 del web e il 6,8 delle grandi catene). Un risultato significativo, vista l’attenzione dei consumatori: il 70% degli intervistati sostiene di verificare sempre il prezzo pieno su cui è applicato lo sconto del prodotto in saldo.

“I saldi restano un momento fondamentale, sia per i consumatori sia per le imprese del dettaglio moda. Un’occasione di acquisto consapevole e conveniente da un lato, e una leva importante per il commercio – ma anche per il turismo – dall’altro. Servono però dei correttivi: bisogna fare chiarezza e porre un argine al dilagare dei presaldi irregolari, che minano la leale concorrenza, e va anche rivista la data d’avvio, oggi troppo vicina all’inizio dell’estate e quindi poco funzionale per molti operatori”, commenta la presidente di Fismo Confesercenti, Benny Campobasso.