Roma, 18 ott. (askanews) – Nuovo appuntamento con “Anemone”, il regista Ronan Day-Lewis, al suo primo lungometraggio, e il padre Daniel Day-Lewis che ha diretto e con cui ha scritto il film. I due sono ospiti di Alice nella città, festival dedicato alle nuove generazioni e alla scoperta del talento che si svolge in parallelo e in agreement con la Festa del cinema di Roma, e dopo essere stati protagonisti all’Auditorium della Conciliazione con la proiezione del film, sono tornati a incontrare gli spettatori per un appuntamento speciale – moderato dal giornalista Mauro Donzelli – per raccontare la genesi e approfondire i temi di “Anemone”, lungometraggio in concorso ad Alice nella città.
Il film racconta la storia di due fratelli, a lungo estranei, che si ritrovano nella natura selvaggia a causa di una crisi familiare, riaccendendo rancori covati da tempo e rivelando segreti sepolti.
Una storia condivisa ed enigmatica, segnata da scioccante violenza e severa devozione, ha tenuto i fratelli Ray (Daniel Day-Lewis) e Jem (Sean Bean) Stoker separati per vent’anni. Ciascuno ha cercato la redenzione a modo proprio: Ray vive un’esistenza di auto-esilio, mentre Jem ha trovato rifugio nella fede, nella compagna Nessa (Samantha Morton) e nel loro figlio Brian (Samuel Bottomley).
Ma una crisi familiare costringe Jem a rintracciare Ray e a chiedergli di rivivere alcuni dei momenti più dolorosi della sua vita. Nella primitiva capanna di Ray, nascosta nel profondo dei boschi dell’Inghilterra settentrionale, i fratelli affrontano i fantasmi del passato, svelando rancori profondi, risentimenti quasi dimenticati e tragedie mai raccontate.