30.1 C
Roma
giovedì, 26 Giugno, 2025
HomeAskanewsAllarme Wikimedia: legge Amorese cancellerà memoria visiva del Paese

Allarme Wikimedia: legge Amorese cancellerà memoria visiva del Paese

Roma, 26 giu. (askanews) – Wikimedia Italia e Creative Commons Italia, insieme ad ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana), AIB (Associazione Italiana Biblioteche), ICOM Italia (International Council of Museums), SISSCO (Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea) e AISA (Associazione Italiana per la Promozione della Scienza Aperta) hanno espresso forte preoccupazione – in un comunicato – per la proposta di legge Amorese, attualmente in discussione presso la VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati, che mira ad estendere la durata del diritto d’autore sulle cosiddette “fotografie semplici” da 20 a 70 anni dopo la morte dell’autore.

Il 10 giugno scorso, Wikimedia Italia e Creative Commons Italia sono stati ascoltati in audizione alla Camera insieme a ANAI, AIB e ICOM Italia per rappresentare la posizione del mondo culturale e dell’open access rispetto a questa proposta, si legge nel testo. “Tutti i soggetti auditi hanno espresso contrarietà al provvedimento, sottolineando i rischi per l’accessibilità e il riuso legale dei contenuti culturali digitali e per la tutela della memoria collettiva, posizione alla quale hanno aderito anche AISA e SISSCO”, denunciano i promotori dell’iniziativa.

Le Associazioni chiedono a gran voce che la proposta venga ritirata per non ostacolare l’accesso alla conoscenza e alla ricerca, nonché il diritto all’informazione e la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese, con un’ulteriore estensione di un monopolio intellettuale già tutelato per quanto concerne l’effettiva attività creativa. Tra le possibili conseguenze dell’approvazione della legge c’è infatti il rischio che qualsiasi futura iniziativa di digitalizzazione della documentazione fotografica da parte degli istituti culturali (biblioteche, musei e archivi) venga ritardata di circa mezzo secolo, con gravi ripercussioni sulla ricerca e sull’accessibilità digitale delle fonti.

“La modifica legislativa comporterebbe gravi limitazioni all’accesso e alla condivisione di immagini che documentano la storia, la società e la cultura italiana del Novecento. Si tratta di fotografie che, pur non essendo considerate opere creative, rivestono un ruolo cruciale nella documentazione storica e nella divulgazione culturale, anche attraverso piattaforme come Wikipedia e Wikimedia Commons”, ha dichiarato Ferdinando Traversa, Presidente di Wikimedia Italia.

Ad oggi, sono oltre 80.000 le fotografie semplici disponibili su Wikimedia Commons. Immagini che illustrano circa 140.000 voci enciclopediche in tutte le lingue, con milioni di utenti che ogni mese accedono a tali risorse. Solo nel mese di maggio 2025, le fotografie semplici presenti su Wikipedia hanno generato oltre 260 milioni di visualizzazioni, contribuendo all’informazione e all’educazione di milioni di persone.

Questi utilizzi non arrecano danni economici agli autori, ma al contrario permettono alla fotografia di vivere una seconda vita, contribuendo alla diffusione della conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio collettivo, ricordano.

Tra le immagini semplici figurano documenti storici insostituibili, come: la costruzione del Viadotto Polcevera (Ponte Morandi) nel 1966 (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Costruzione_Viadotto_Polcevera_1966.jpg); la celebre contestazione a Bettino Craxi davanti all’Hotel Raphael nel 1993 (https://it.wikipedia.org/wiki/File:Contestazione_a_Craxi.jpg); le foto di una chiesa madre provvisoria dopo il terremoto del Belice (1969) (https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_del_Belice_del_1968#/media/File:Madrice_durante_il_terremoto_1969.jpg).

“Wikimedia Italia, insieme alle voci del mondo archivistico, bibliotecario e museale, chiede al Governo che questa proposta venga ripensata. L’estensione del diritto d’autore sulle fotografie semplici rischia di privare intere generazioni dell’accesso libero e legale alle immagini del passato recente. Non si tutela la cultura restringendo la circolazione delle immagini, ma favorendone la condivisione”, ha sottolineato Traversa.

“Nell’audizione alla Camera, abbiamo evidenziato come la proposta di legge, discostandosi dai principi generali del diritto d’autore, rischia di non tutelare i fotografi, ma al contrario, genera incertezza giuridica e finisce per danneggiare l’interesse collettivo”, ha aggiunto la direttrice del Capitolo italiano di Creative Commons, Avv. Deborah De Angelis.