Te ne accorgi sui social, al bar, tra amici, anche in Municipio o in piazza. Possediamo smartphone di ultima generazione, vogliamo alta velocità di navigazione internet per vedere un film o giocare on line, vogliamo le foto in cloud su tutti i devices. Vogliamo essere “al passo” con i nostri figli e i nostri nipoti. Vogliamo “capirne”. Ma in realtà sappiamo ben poco di tutto quello che è “innovazione”, “digitale”, “connesso”. Pochissimo.
Gli indici europei relativi alla digitalizzazione ci collocano, Italia, in fondo alla lista. Un problema di Paese e dei paesi, dove il digital divide è una vera emergenza. Che non smettiamo di identificare, segnalare, anche arrabbiandoci e alzando la voce. Ma anche di questo, al netto di qualche eccezione che conferma la regola, sappiamo poco sul piano tecnico e tecnologico. Purtroppo vale anche per Sindaci e Amministratori locali. Vale per tutti i livelli istituzionali. Non è un’accusa, anzi! Dobbiamo esserne pienamente consapevoli.
Abbiamo responsabilità pubbliche e proprio per questo dobbiamo formarci. Da tempo sui territori, Uncem e Anfov lavorano per far crescere nuova consapevolezza. Aumentare la forza e la determinazione del “capitale umano” che agisce sui territori. Ci stiamo lavorando intensamente. Non basta infatti ottenere infrastrutture. Dobbiamo lavorare per migliorare conoscenza e competenza. In tutti i campi. E in particolare in questa sfera complessa e avvincente che riguarda il digitale. Il Futuro. Che passa – è bene saperlo – anche dal 5G. E cosa sappiamo del 5G? Facciamoci la domanda. Tra Sindaci, tra Consiglieri comunali. E non solo. Facciamola ai concittadini. Prendiamo dunque quello che sappiamo e proviamo ora a scoprirne di più.
Lo facciamo in un itinerario di 14 domande e risposte, in questo dossier da tenere sulla scrivania. Da studiare. Ci guida nel percorso uno dei massimi esperti in Italia e in Europa di reti, di 5G. È il prof. ing. Nicola Pasquino, docente all’Università di Napoli Federico II di misure elettriche ed elettroniche. Risposta dopo risposta, ci formiamo e mettiamo ordine, componiamo un mosaico di consapevolezza e di opportunità che riguardano tutti i territori, tutte le zone montane, le aree rurali, i borghi così come le città. Il 5G è una tecnologia dell’Italia che riparte. E proprio per questo dobbiamo, vogliamo conoscerla.