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mercoledì, Febbraio 12, 2025
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Anm, Parodi: chiederò incontro a governo, non lascio nulla di intentato

Milano, 8 feb. (askanews) – “Ritengo indispensabile chiedere una in tempi strettissimi un incontro con il governo: Voi mi direte che è inutile…può darsi. Mi direte che è un atto di servilismo… no, non credo. Noi siamo un potere dello Stato, siamo cittadini che stanno portando avanti una battaglia per difendere la Costituzione su cui abbiamo giurato. Io credo che sia legittima almeno la nostra richiesta. In tempi brevi perché invade in base a quella che sarà la risposta, che potrà essere un diniego, a cui magari non rispondono nemmeno o magari ci rispondono col fatto formale o magari ci ricevono ma non dicono nulla di interessane. Bene acquisiamo elementi di valutazione: noi non possiamo rinunciare a nessuna delle strade per portare avanti una difesa della magistratura per come noi la conosciamo e per come vorremmo che continuasse ad essere. E quindi dobbiamo provare. Lo so, lo so che non riusciremo ma voglio poter dire che non abbiamo lasciato nulla di intentato”. Lo ha affermato Cesare Parodi, il 62enne sostituto procuratore aggiunto del pool fasce deboli a Torino, nel suo discorso subito dopo la sua nomina a presidente dell’Associazione nazionale magistrati (Anm). La nuova giunta è composta da tutti i gruppi tranne che dalle toghe indipendenti di Articolo 101.

“Io non sono un magistrato famoso, non ho mai voluto esserlo, non ci tengo ad esserlo e credo che questo forse potrà aiutarmi, spero, a fare in modo che altri colleghi giovani si possano riconoscere in qualcuno che proprio non è mai sulle pagine dei giornali, pur avendo lavorato in Procura da 35 anni, e quindi in qualche modo che sia più facile riconoscersi nella mia, non voglio dire mediocrità, ma nella mia oscurità laboriosa, più che magari in altre figure”.