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giovedì, 4 Dicembre, 2025
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Antisemitismo, il Ddl Delrio agita Pd e ‘campo largo’

Roma, 4 dic. (askanews) – Il Ddl Delrio contro l’antisemitismo agita Pd e ‘campo largo’, la proposta dell’ex ministro viene disconosciuta dal partito e provoca le critiche di Avs, con Angelo Bonelli che definisce “sconcertante” l’iniziativa. Il disegno di legge è firmato anche da Simona Malpezzi, Alessandro Alfieri, Alfredo Bazoli, Pier Ferdinando Casini, Tatjana Rojc, Filipp Sensi, Walter Verini, Sandra Zampa, Andrea Martella e Beatrice Lorenzin e stabilisce ‘Disposizioni per la prevenzione e il contrasto dell’antisemitismo’.

Per definire cosa va considerato antisemitismo si fa riferimento al documento approvata dall’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto(International holocaust remembrance alliance-Ihra), “in coerenza con la risoluzione 2017/2692 del Parlamento europeo”. Vengono poi previste sanzioni contro chi diffonde contenuti antisemiti sulle piattaforme digitali e si obbligano le università ad individuare al proprio interno “un soggetto preposto alla verifica e al monitoraggio delle azioni per contrastare i fenomeni di antisemitismo”.

Misure che finirebbero per ledere la libertà di espressione e il diritto di critica, secondo Bonelli: “Se questo testo diventasse legge, chi contesta radicalmente i comportamenti dello stato di Israele verrebbe definito antisemita e quindi sanzionato”. Secondo il dirigente di Avs, infatti, la definizione di antisemitismo dell’Ihra “qualifica come antisemita ogni critica radicale contro Israele”.

Scorrendo la definizione di antisemitismo dell’Ihra si trova un elenco di fattispecie – non esaustivo, viene precisato – che comprende “Incitare, sostenere o giustificare l’uccisione di ebrei o danni contro gli ebrei in nome di un’ideologia radicale o di una visione religiosa estremista” e “Fare insinuazioni mendaci, disumanizzanti, demonizzanti o stereotipate degli ebrei come individui o del loro potere come collettività – per esempio, specialmente ma non esclusivamente, il mito del complotto ebraico mondiale”.

Ma è considerato antisemita anche “Negare agli ebrei il diritto dell’autodeterminazione, per esempio sostenendo che l’esistenza dello Stato di Israele è una espressione di razzismo”, oppure “Negare agli ebrei il diritto dell’autodeterminazione, per esempio sostenendo che l’esistenza dello Stato di Israele è una espressione di razzismo”, come pure “Applicare due pesi e due misure nei confronti di Israele richiedendo un comportamento non atteso da o non richiesto a nessun altro stato democratico”.

Il partito prende le distanze, il capogruppo al Senato Francesco Boccia diffonde una nota per chiarire che “Il senatore Delrio ha depositato, a titolo personale, il ddl ‘Disposizioni per la prevenzione e il contrasto dell’antisemitismo” che non rappresenta la posizione del gruppo né quella del partito. Il gruppo del Pd al Senato non ha presentato alcun disegno di legge in materia di antisemitismo”.

La Malpezzi, una delle firmatarie del ddl, replica spiegando che il provvedimento “non tocca la libertà di espressione ma l’istigazione all’odio. Oggi ho letto di tutto e invece sarebbe bello si entrasse nel contenuto del disegno di legge che a quanto pare hanno tutti letto”. E Pina Picierno aggiunge: “Le critiche strumentali che leggo sanno di giustificazionismo e ipocrisia. Sono grata a Delrio, avanti!”. Secondo quanto riferisce qualche parlamentare all’ex ministro sarebbe anche stato chiesto di valutare il ritiro del provvedimento, ma Delrio non avrebbe dato disponibilità in questo senso.