Roma, 23 set. (askanews) – “Pink Floyd – Pigs Might Fly. La Vera Storia” è la biografia definitiva della band, scritta dal giornalista inglese Mark Blake, in uscita in Italia il 24 settembre per Il Castello, collana Chinaski.
Frutto di interviste con i membri del gruppo, amici, collaboratori e familiari, il libro ricostruisce l’epopea dei Pink Floyd dagli anni ’60 a oggi. Tra droghe, sperimentazioni e tensioni personali, emerge un ritratto profondo della band. Il testo approfondisce le figure centrali di Barrett, Waters e Gilmour, svelando i retroscena della loro convivenza e dei loro conflitti. Commovente il ritratto di Syd Barrett, arricchito da testimonianze intime. La leadership di Waters, l’equilibrio di Gilmour, la diplomazia di Mason e il ruolo defilato di Wright scandiscono l’evoluzione del gruppo. Dal primo album “The Piper at the Gates of Dawn” al successo planetario di “The Dark Side of the Moon” e “The Wall”, fino agli anni recenti.
Il libro narra anche litigi, riappacificazioni, tour estenuanti e sessioni di registrazione infinite. Non mancano aneddoti curiosi: Barrett e Gilmour arrestati in Francia, il presunto contributo a Sgt. Pepper, Alice Cooper che ospitò la band in USA. Janis Joplin avrebbe introdotto Waters e Mason al Southern Comfort, Jeff Beck rifiutò di entrare nella band, Gilmour fece da fonico a Hendrix. Grande spazio alla dimensione artistica: l’uso pionieristico della tecnologia, dei synth, delle luci e delle scenografie nei live show. Ogni membro contribuì a uno stile unico, tra psichedelia, rock e ricerca sperimentale. La narrazione mette in luce anche i fallimenti umani e le frizioni interne, senza edulcorazioni.
Eppure, da questo caos creativo nacquero dischi che hanno segnato intere generazioni. “Pigs Might Fly” offre uno sguardo profondo e dettagliato su una delle band più rivoluzionarie di sempre. Un racconto che è anche uno spaccato della storia della musica moderna. Tra introspezione psicologica, filosofia e arte visiva, i Pink Floyd hanno tracciato una nuova rotta. Un libro che restituisce tutta la complessità e la grandezza della band.