Torino, 30 ott. (askanews) – “La riduzione al 5 % dell’IVA sulle transazioni d’arte un rivolgimento epocale perch passato il messaggio che il governo ha accolto pienamente di come questo non sia semplicemente uno strumento economico di sostegno al mercato dell’arte e alle gallerie. Lo in primis, certamente, ci si aspetta che questo aumenti il fatturato delle gallerie, aumenti le vendite e quindi il ritorno fiscale per lo Stato. Ma c’ qualcosa di pi: una leva di sviluppo per tutto il sistema artistico italiano, significa maggiore economia per gli artisti, sviluppare la professionalit degli artisti, quindi come dire immaginiamo anche il mondo delle scuole d’arte, questo significa sapere che quella scelta formativa pu tradursi in un mestiere effettivo e questo pu tradursi poi anche in uno strumento di sostegno per tutto il comparto, le istituzioni, ci pu essere una maggiore capacit delle gallerie anche di relazionarsi con le istituzioni pubbliche e private, sostenere delle progettualit e quindi un meccanismo virtuoso che diventato, va rimarcato anche una grande notizia internazionale”. Cos Luigi Fassi, direttore di Artissima, ha commentato la decisione del governo la scorsa estate di abbassare al 5% l’IVA sulle opere d’arte, che vede nella fiera torinese il primo grande banco di prova della nuova misura.
“Tantissimi giornalisti in queste settimane e mesi e giorni – ha aggiunto Fassi – continuano a chiedermi dell’impatto del 5%. Lo vedremo, questa settimana il primo grande test, quella prima grande feria internazionale italiana, ma una notizia che fatto il giro del mondo e che ha messo addirittura in imbarazzo alcuni paesi che ancora non si sono adeguati con un’IVA cos vantaggiosa come quella italiana”.

