Roma, 30 ott. (askanews) – Le giornaliste, doppio bersaglio perché donne e perché giornaliste, sono al centro della campagna Unesco lanciata in vista della ricorrenza della Giornata mondiale dell’Onu per mettere fine all’impunità per i reati contro i giornalisti che cade il 2 novembre e a cui aderisce anche askanews.
Il tema scelto per il 2025 pone l’attenzione sul diritto all’informazione e sulle minacce che le giornaliste affrontano nello svolgimento del proprio lavoro, nonché sull’effetto dissuasivo che queste violenze producono sulla libertà di espressione in senso più ampio: “Chat GBV (Gender Based Violence, ndr): sensibilizzazione sulla violenza di genere contro le giornaliste facilitata dall’intelligenza artificiale”.
La campagna – alla quale collabora per l’Italia Ossigeno per l’informazione – chiede la pubblicazione a titolo gratuito sulle testate giornalistiche di un banner che mostra la foto di giornalista con la bocca tappata dalla scritta “ctrl-alt-mute” e la frase: “Mettere a tacere la voce di una giornalista online vuol dire mettere a tacere la voce di mille donne”. Obiettivo dichiarato è far crescere fra i lettori la consapevolezza del problema.
L’Unesco ha chiesto a Ossigeno per l’informazione un aiuto (a titolo gratuito) per promuovere queste pubblicazioni in Italia fra il 28 ottobre e il 2 novembre.
Le celebrazioni ufficiali della Giornata si terranno domenica 2 novembre, alle 9 a Parigi, dove l’Unesco lancerà una campagna globale contro la violenza di genere facilitata dall’intelligenza artificiale. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sui gravi rischi che corrono le giornaliste e altri gruppi vulnerabili, promuovendo un’informazione libera e sicura.

