Roma, 30 giu. (askanews) – La sera è dolce sulle tribune dello stadio Vallehermoso, città di Madrid. L’Italia impone ancora la sua regola, come due anni fa in Polonia, a Chorzow, vincendo in terra di Spagna il secondo titolo europeo consecutivo, perla straordinaria di una collana che non smette mai di brillare. Vince la compattezza di squadra degli azzurri, le cui tre vittorie (dopo quella di Nadia Battocletti nei 5000 metri di venerdì, arrivano oggi quelle di Leonardo Fabbri nel peso, con 21.68, e di Larissa Iapichino nel lungo cn 6.92) fanno da contraltare alle sette del 2023, quando a vincere era stata probabilmente una formazione con più punte ma meno “profonda” di questa, che rappresenta al meglio un’atletica italiana cresciuta e oggi ancor più solida nelle sue radici. La giornata conclusiva vive anche sui secondi posti della staffetta 4×400 mista (record italiano abbassato di oltre un secondo a 3:09.66 con Edoardo Scotti, Virginia Troiani, Vladimir Aceti e Alice Mangione), e di Eseosa Desalu nei 200 metri (20.18, v. +1.8). (Foto Grana/Fidal)
Atletica, Italia campione d’Europa a squadre
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