Roma, 18 dic. (askanews) – Nel 2024 il carico fiscale complessivo gravante sulla motorizzazione italiana si attestava a 83,04 miliardi di euro, in crescita del 4,5% rispetto al 2023. Il peso di questo carico fiscale sulle entrate tributarie nazionali complessive si attesta al 13,4%, leggermente in calo rispetto all’incidenza registrata nel 2023 (13,6%) per effetto di un trend di crescita delle entrate tributarie nazionali1 (+5,6%) superiore a quello del gettito fiscale derivante dalla motorizzazione – crescono sia le imposte dirette (+8,3%) che quelle indirette (+2,3%), basate sui consumi. Lo rileva l’Anfia, Associazione nazionale filiera industria automobilistica con un comunicato.
“Nel 2024 il settore automotive stabilisce un nuovo record generando un gettito fiscale superiore agli 83 miliardi di euro”, commenta Roberto Vavassori, Presidente di Anfia. “Dei tre momenti impositivi del ciclo di vita contributivo degli autoveicoli, è sempre quello relativo all’utilizzo a pesare maggiormente sul totale delle entrate tributarie derivanti dal settore, di cui rappresenta il 79,2%, superando i 65 miliardi di Euro (+4,5% rispetto al 2023)”.
“Concorrono a realizzare una cifra così elevata voci di prelievo fiscale come quelle relative ai carburanti (39,73 miliardi di Euro) e all’IVA su manutenzione e riparazione, acquisto ricambi, accessori e pneumatici (14,05 miliardi di Euro, in aumento del 15,5% rispetto al 2023). Al secondo posto – prosegue – si posiziona il gettito derivante dall’acquisto (versamento IVA, diritti MCTC e IPT), l’11,8% del totale, pari a 9,78 miliardi di Euro, in aumento del 5,5% rispetto al 2023 per l’effetto combinato del lieve calo (-0,5%) delle immatricolazioni di auto nuove e dell’aumento (+8,2%) dei passaggi di proprietà reali delle auto usate nell’anno 2024”.
“Il gettito derivante dal possesso, infine, vale il 9% del totale, ovvero 7,48 miliardi (+3% rispetto al 2023), pari al totale dei versamenti del bollo auto. Guardando al 2025, secondo le stime ANFIA, il carico fiscale sulla motorizzazione potrebbe rimanere pressocché stabile a 83 miliardi di Euro (-0,1%), anche considerando che, secondo le ultime previsioni, il mercato auto chiuderà l’anno con una contrazione intorno al 2,5% sul 2024”.
“Tengo a sottolineare – conclude il presidente Anfia – che in Italia l’incidenza del gettito fiscale derivante dal comparto sul Pil è la più alta tra i maggiori Paesi europei, attestandosi nel 2023, ultimo anno disponibile per questo tipo di confronto, al 3,7% contro una media attorno al 2,9%”. (fonte immagine: ANFIA).

