Roma, 18 mar. (askanews) – Sulla transizione energetica e in particolare sul settore dell’auto nella Unione europea “certamente sono stati fatti degli errori”. Soprattutto “nel fissare degli obiettivi ambiziosi ma soprattutto nel non adeguare gli strumenti a quegli obiettivi”. Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio italiano e della Bce, Mario Draghi, durante una audizione al Senato sul suo Rapporto sul futuro della competitività europea.
Un errore “è stato fatto nel fissare delle date entro le quali il motore a combustione doveva sparire ma non sono stati fissati gli obblighi per le strutture di ricarica per i veicoli elettrici. Il rapporto dice che non bisogna rinunciare a questa linea di fondo, ma bisogna essere consapevoli che non si sono allineati gli strumenti – ha detto – e bisogna accelerare sulla decarbonizzazione facendo le cose necessarie a mantenere degli obiettivi realistici”.