Roma, 12 set. (askanews) – In questi anni “l’Europa ha fatto di tutto per distruggere l’auto, l’automotive” e l’industria in generale, e anche ora che la Commissione Ue sembra voler correggere in parte la rotta la parola “neutralità tecnologica” e “libertà tecnologica” ancora non si vede. Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenendo a un dibattito alla festa dell’unità nazionale a Reggio Emilia.
“Abbiamo fatto di tutto per deindustrializzare l’Europa”, ha avvertito con “le scelte fatte dalla precedente Commissione europea” che “ci auguriamo, questa Commissione europea non continui, ma purtroppo non mi sembra così allineata alle nostre richieste”.
“Abbiamo fatto di tutto per distruggere il nostro primo prodotto, che è quello dell’automotive. Lo abbiamo fatto” in Europa, ha proseguito Orsini. E “su calzaturiero, pelletteria, farmaci stiamo facendo di tutto per far scappare le nostre imprese dall’Europa. Quindi anche qui serve fare una riflessione seria, perché la verità è che quando le norme vengono pensate in Europa non si pensa all’effetto che generano”.
“Sul tema dell’automotive dobbiamo dirci la verità. Abbiamo fatto di tutto” per distruggerla. Ora “si dice che l’oggetto (automotive) lo vogliamo mantenere. Ma non è possibile che oggi la parola neutralità tecnologica o libertà tecnologica per mantenere quell’oggetto non ci sia. Invece ci sono dei ragionamento dove dicono che impongo quel tipo di prodotto. Ma noi il litio (per fare le batterie-ndr) non ce l’abbiamo, lo acquistiamo. Io sono un europeista convinto ma questa Europa così, che non decide e genera incertezza sicuramente non la voglio”, ha concluso il presidente di Confindustria.