Roma, 22 lug. (askanews) – “L’autonomia differenziata, voluta dalla Lega e benedetta da Giorgia Meloni, avanza. E stavolta il pericolo è concreto: la Lombardia si appresta a sottoscrivere le prime intese con il governo su tre materie non Lep. Nella trattativa rientra anche la sanità, la vera gallina dalle uova d’oro. Il governo vuole far passare il principio secondo cui i Livelli Essenziali di Assistenza sarebbero già garantiti e quindi la sanità può essere lasciata alla libera contrattazione regionale. Ma è falso. È falso sul piano giuridico, ed è devastante su quello politico e sociale”. Lo denuncia via social la deputata M5s Vittoria Baldino.
“La verità – afferma Baldino- è che si sta aprendo la strada a una contrattazione salariale regionale per medici e infermieri. In parole povere: chi lavora al Nord guadagnerà di più, e chi lavora al Sud sarà spinto ad andarsene. Così la Calabria e tutto il Mezzogiorno, già desertificati di strutture e personale sanitario, si vedranno strappare via anche le risorse umane residue. Altro che autonomia: è una deportazione di competenze e diritti verso le Regioni più ricche”.
“E Occhiuto? Dov’è – domanda la senatrice Cinque Stelle- il presidente della Calabria mentre la sanità della sua terra viene messa all’asta? Mentre al Pirellone si preparano ad aprire i cordoni della borsa per stipendi più alti e servizi più rapidi, lui resta complice del disegno della sua maggioranza che condanna i calabresi. Se avesse davvero a cuore la nostra sanità, oggi batterebbe i pugni sul tavolo, invece di fare da spettatore mentre il disastro avanza.La Calabria, già piegata dalla carenza di personale, rischia di vedere i suoi ospedali svuotarsi ancora di più e la sanità pubblica arretrare sempre di più. Così, il delitto è perfetto: l’operazione è riuscita e il paziente è morto”.