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venerdì, 7 Novembre, 2025
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Azerbaigian celebra Giorno Vittoria. Concerto ethno-jazz a Roma

Roma, 7 nov. (askanews) – Una commistione di sonorità moderne e tradizionali, virtuosismo e passione, ha animato il concerto di jazz azerbaigiano organizzato giovedì 6 novembre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, dall’Ambasciata dell’Azerbaigian in Italia e dal Centro Culturale azerbaigiano. L’occasione – si legge in una nota – in una data simbolo per la storia moderna dell’Azerbaigian, l’8 novembre, in cui quest’anno si celebra il quinto anniversario del Giorno della Vittoria, con il relativo ripristino dell’integrità territoriale dell’Azerbaigian.

A fare i saluti iniziali la vice direttrice del Centro Culturale, Gulnar Taghizada, che ha ricordato la valenza della data e in seguito ha presentato artisti e musica. Intervenuto l’Ambasciatore Rashad Aslanov, che ha ricordato gli anni trascorsi dal Paese dopo la riconquista dell’indipendenza e come “Cinque anni fa, in soli quarantaquattro giorni, l’Azerbaigian ha posto fine a quasi trent’anni di occupazione e ha ripristinato la giustizia. Nel 2020 abbiamo portato a termine l’attuazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e ripristinato l’integrità territoriale dell’Azerbaigian.” Non ha però mancato di sottolineare anche come l’Azerbaigian abbia avviato l’agenda di pace, per far sì che la stessa Pace vinca, e sia iniziata una nuova era da quando “L’8 agosto 2025, a Washington, nella Casa Bianca – alla presenza dei leader degli Stati Uniti, dell’Azerbaigian e dell’Armenia – i ministri degli Esteri di entrambi i paesi hanno siglato il testo dell’accordo di pace.”

Augurando pace e prosperità al mondo intero, l’Ambasciatore ha lasciato spazio agli artisti. Shahriyar Imanov, giovane, talentuoso e innovativo suonatore di tar, vincitore di numerosi premi internazionali, Etibar Asadli, pianista e regista, brillante rappresentante della scena musicale contemporanea, accompagnati alle percussioni da Joann Schmidt, si sono esibiti con brani ipnotici, tra improvvisazione e rigore, contaminati da elementi jazz, classici, etnici ed elettronici, appassionando il numeroso pubblico di oltre 350 persone, rappresentanti del mondo politico, istituzionale, diplomatico e della cultura.

Al termine dello spettacolo, anche un ricevimento – conclude la nota – ha allietato la serata.