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giovedì, 15 Maggio, 2025
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Azione Amnesty per Gaza: “Stop a genocidio. Governo prenda posizione”

Roma, 15 mag. (askanews) – Cartelli e striscioni con su scritto “Stop al genocidio a Gaza”, “Europa e Italia complici”, con le foto di Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen, e ancora “Basta armare Israele”, e “Cessate il fuoco ora”; sono stati innalzati a Roma davanti alla Farnesina, nel flashmob organizzato da Amnesty International a cui hanno preso parte altre associazioni, cittadini, rappresentanti di Ong (ActionAid, Anpi, AOI, Arci, Articolo21, AssopacePalestina, Cospe, Cred, Defence for Children International Italia, Donne in nero, Greenpeace Italia, Sbilanciamoci, Terres des Hommes).

Un drappo rosso srotolato sotto una carrozzina con un finto neonato, a simboleggiare la scia di sangue a Gaza, le vittime innocenti e la richiesta di fermarsi; un’azione fatta il 15 maggio, giorno in cui ricorre la Nabka, “la Catastrofe”, termine con cui i palestinesi ricordano l’esodo a cui furono costrette migliaia di famiglie nel 1948 a seguito della guerra arabo-israeliana e della nascita dello Stato di Israele. Riccardo Noury portavoce di Amnesty International Italia:

“Siamo qui davanti alla Farnesina per chiedere all’Italia di prendere una posizione, perch un giorno possibile che una sentenza stabilir che l’Italia stata complice di genocidio e politicamente il governo ne risponder al Parlamento, ma da un punto di vista morale, la mancanza d’azione dell’Italia rappresenta un’accettazione del genocidio in corso nella Striscia di Gaza”. Anna Meli presidente della Ong Cospe: “Sono troppo timide le parole del governo, servono atti concreti, serve il riconoscimento della Corte penale internazionale e delle sue sentenze e serve fermare subito gli accordi per il commercio delle armi”.

Presente anche Alfio Nicotra, della Carovana solidale in partenza con 60 persone da Roma verso Rafah con 18 parlamentari, rappresentanti di Ong, giornalisti e giuristi: “Per sottolineare che al di fuori della Striscia ci sono centinaia di camion pieni di aiuti alimentari che stanno andando a male perch dal 2 marzo Israele ha deciso che non deve passare uno spillo. Si muore di fame e di sete, questo proibito dal diritto internazionale e noi andiamo a ricordare a Israele e ai nostri governi che non possono continuare a voltarsi dall’altra parte”.

In partenza, anche Luisa Morgantini, di Assopace Palestina, tornata da poco dalla Cisgiordania: “Tenteremo di entrare a Gaza, non ci riusciremo ma vogliamo far sentire la nostra voce ai palestinesi che vivono l’incubo del genocidio a Gaza e la pulizia etnica in Cisgiordania, dove ho visto il campo profughi di Jenin totalmente svuotato, chiuso con i cecchini che sparano, dobbiamo fermare e disarmare Israele”. Al flashmob anche l’attrice Laura Morante: “Mi sembrava doveroso esserci, io penso che chi non si schiera in questo momento in modo deciso e categorico sar giudicato dalla storia”.