Roma, 12 dic. (askanews) – La banca centrale russa ha avvertito i 27 Paesi dell’Unione europea che impugnerà in tutte le sedi giudiziarie disponibili qualsiasi utilizzo, senza il suo consenso, degli asset russi immobilizzati.
In una nota diffusa oggi, il Banco di Russia ha dichiarato che l’attuazione delle normative annunciate in precedenza dalla Commissione europea porterà all’avvio di azioni legali contro ogni atto, diretto o indiretto, che comporti l’uso non concordato dei suoi beni. L’istituzione ha precisato che tali ricorsi saranno presentati “in tutti gli organismi disponibili”, compresi i tribunali nazionali, le corti giudiziarie di Paesi terzi, le organizzazioni internazionali, i collegi arbitrali e altre istanze giudiziarie internazionali.
Secondo il comunicato, l’obiettivo è arrivare all’esecuzione delle eventuali decisioni giudiziarie sul territorio degli Stati membri delle Nazioni unite. La banca centrale russa ribadisce così la propria opposizione a qualsiasi forma di utilizzo degli asset congelati senza un accordo esplicito, segnalando la disponibilità a un contenzioso su scala globale contro le misure adottate dall’Ue.

