Banda ultra larga: la montagna friulana recupera il gap

Il piano di cablaggio in Friuli Venezia Giulia coinvolge 316mila unità immobiliari di oltre 200 comuni.

Ampezzo è il primo comune nelle aree bianche della regione Friuli Venezia Giulia in cui si avvia la commercializzazione dei servizi in fibra ottica sulla rete che porterà nelle case e nelle imprese la banda larga a una velocità di 1 Gigabit al secondo ed è il primo progetto a essere interamente finanziato con fondi del programma di Sviluppo rurale (Psr) 2014-20.

Sono stati investiti circa 230mila euro per collegare 784 unità immobiliari alla fibra ottica attraverso una rete di circa 21 chilometri, di cui il 90 per cento realizzata sfruttando infrastrutture esistenti, soprattutto di proprietà di Insiel e che resteranno pubbliche. Nei prossimi giorni la commercializzazione dei servizi sarà disponibile anche nei comuni di Preone, Raveo e Socchieve, collegati alla stessa centrale di Ampezzo, e poi progressivamente in altri comuni del territorio.
“La Banda larga è la connessione che può colmare le distanze fisiche e dare alla montagna le stesse opportunità delle grandi città o del resto del territorio regionale” Così il presidente della Regione Massimiliano Fedriga in una nota dell’ufficio stampa della giunta a commento dell’inaugurazione odierna proprio ad Ampezzo di questa nuova fase del piano BUL per il Friuli Venezia Giulia. Per noi – ha evidenziato Fedriga – la montagna è un’opportunità e non una riserva. È strategica al punto che, poco meno di un anno fa, abbiamo convocato i primi Stati Generali ed oggi la banda larga è realtà”.
L’infrastruttura interamente in fibra ottica è realizzata da Open Fiber (nell’ambito del piano Bul di Infratel), che è risultata vincitrice di tutti e tre i bandi pubblici per la realizzazione e la gestione della rete in oltre 7000 comuni italiani in modalità Ftth (Fiber To The Home, fibra fino a casa). La società manterrà la concessione della rete per 20 anni e ne curerà la manutenzione.

Il piano di cablaggio in Friuli Venezia Giulia coinvolge 316mila unità immobiliari di oltre 200 comuni. L’investimento complessivo è di quasi 130 milioni di euro. Sono già 80 i cantieri aperti e saliranno a 100 entro fine anno. I lavori sono terminati in circa 20 comuni, ma si conta di raggiungere 40 comuni entro il 2019.