10.6 C
Roma
mercoledì, Aprile 2, 2025
HomeAskanewsBankitalia, in 2024 perdita lorda da 7,3 mld ma utile netto da...

Bankitalia, in 2024 perdita lorda da 7,3 mld ma utile netto da 800 mln

Roma, 31 mar. (askanews) – La Banca d’Italia ha chiuso il 2024 con una perdita lorda da 7,3 miliardi di euro, circa 200 milioni più ampia del 2023, ma il già previsto ricorso al fondo rischi generali – per 5,8 miliardi, assieme a 2,4 miliardi dovuti al recupero fiscale della perdita lorda – ha consentito un risultato netto positivo per circa 800 milioni di euro. Su questa base propone ai Partecipanti un dividendo di 200 milioni (più 140 mln dall’azzeramento della posta di stabilizzaizone) e di destinare 644 milioni allo Stato, con un incremento di 29 milioni rispetto all’esercizio 2023. Lo ha riferito il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nella sua relazione sul bilancio dell’istituzione in occasione dell’assemblea dei partecipanti, aggiungendo che è atteso un ritorno all’utile lordo già da quest’anno.

“L’alto livello dei tassi ufficiali registrato nell’ultimo anno ha avuto ripercussioni negative sui risultati di bilancio dell’esercizio 2024 – ha spiegato Panetta -. Nel 2024 il risultato lordo della Banca d’Italia è stato negativo per 7,3 miliardi di euro, con un peggioramento di 0,2 miliardi rispetto all’anno precedente. Già nel bilancio 2022 era stato anticipato che, nei due esercizi successivi, l’Istituto avrebbe registrato perdite lorde prima dell’utilizzo del fondo rischi generali”.

Questa attesa “era legata principalmente alla forte contrazione del margine di interesse. Come ricordato lo scorso anno, il rialzo dei tassi di riferimento avviato nel 2022 ha determinato un aumento della remunerazione delle passività di bilancio, costituite soprattutto dai depositi delle banche, senza un corrispondente miglioramento del rendimento delle attività di politica monetaria. Queste ultime – ha spiegato infatti il governatore – sono meno sensibili alle variazioni dei tassi, essendo composte prevalentemente da titoli a tasso fisso e con scadenze più lunghe”.

Nel 2024, sebbene i tassi ufficiali siano gradualmente diminuiti, il loro livello medio è rimasto superiore a quello dell’anno precedente. “Di conseguenza, il conto economico ha continuato a risentire sia del valore negativo del margine di interesse, per 4,2 miliardi, sia del risultato netto della ridistribuzione del reddito monetario, pari a -1,9 miliardi. Negli anni precedenti al 2023, la Banca d’Italia aveva rafforzato i propri fondi patrimoniali in previsione di potenziali perdite future, grazie ai profitti particolarmente elevati registrati in quel periodo”.

“Nel bilancio del 2024 l’utilizzo del fondo rischi generali per 5,8 miliardi, unitamente al contributo positivo per circa 2,4 miliardi derivante dal recupero fiscale della perdita lorda, permette di chiudere l’esercizio con un risultato netto positivo pari a 0,8 miliardi. L’utilizzo del fondo rischi generali – ha detto ancora Panetta – è coerente con la minore esposizione della Banca a rischi finanziari, dovuta al ridimensionamento del bilancio. I rischi continueranno a diminuire nei prossimi esercizi, grazie alla cessazione dei reinvestimenti del capitale rimborsato sull’intero portafoglio di titoli detenuti per finalità di politica monetaria”.

Il grado di copertura dei rischi “rimane adeguato sia nel breve sia nel medio periodo. Inoltre, alla luce delle attuali previsioni di mercato sull’evoluzione dei tassi di interesse, si conferma l’aspettativa di un ritorno a un utile lordo dal 2025 – ha detto ancora Panetta -. L’attuale politica di distribuzione dei dividendi prevede che le somme destinate ai Partecipanti siano comprese tra 340 e 380 milioni, subordinatamente alla capienza dell’utile netto e alle esigenze di patrimonializzazione della Banca. Valori inferiori sono possibili in presenza di andamenti particolarmente negativi della redditività, come quelli registrati anche lo scorso anno. Pertanto, a valere sull’utile netto dell’esercizio 2024, pari a 844 milioni, propongo di riconoscere ai Partecipanti, come nell’anno precedente, un dividendo di 200 milioni e di destinare 644 milioni allo Stato, con un incremento di 29 milioni rispetto all’esercizio 2023”.

“Ai Partecipanti vengono inoltre attribuiti 140 milioni, prelevati dalla posta speciale di stabilizzazione, che risulta così azzerata. In questo modo, l’importo complessivo riconosciuto ai Partecipanti raggiunge 340 milioni. Negli ultimi cinque anni – ha infine rilevato il governatore – l’importo cumulato effettivamente attribuito ai Partecipanti risulta pari a 1.633 milioni, mentre la somma destinata allo Stato sotto forma di utili ammonta a 14.406 milioni, cui si aggiungono 3.361 milioni versati a titolo di imposte correnti, ai fini Ires e Irap”.