Roma, 11 lug. (askanews) – Secondo le valutazioni della Banca d’Italia, nel secondo trimestre la crescita economica ha mostrato un rallentamento nella Penisola. “Alla dinamica contenuta dei consumi delle famiglie e della spesa per investimenti, che risentono del basso clima di fiducia e dell’elevata incertezza, si è associato l’indebolimento della domanda estera”, all’opposto “l’attività è aumentata sia nell’industria sia nei servizi”. Lo si legge sull’ultimo Bollettino economico.
Il Pil italiano è cresciuto nel primo trimestre dello 0,3 per cento rispetto al periodo precedente, grazie all’aumento di consumi e investimenti e, in misura minore, prosegue Bankitalia, della domanda statunitense. Dopo la prolungata riduzione iniziata nel 2022, sono emersi segnali positivi per l’attività manifatturiera, che rimane tuttavia esposta all’instabilità del contesto internazionale.
L’istituzione di Via Nazionale ricorda che in base alle previsioni che aveva aggiornato il mese scorso il Pil dovrebbe cresce dello 0,6 per cento nel corso del 2025 e di circa lo 0,8 nella media del biennio successivo. “Il quadro previsivo è soggetto a una significativa incertezza riconducibile in particolare all’evoluzione delle tensioni geopolitiche e commerciali”.