Roma, 23 mag. (askanews) – Nel I trimestre del 2025 la crescita delle quotazioni delle abitazioni in Italia si è ulteriormente rafforzata, a fronte di un’offerta di immobili in calo e una domanda rimasta dinamica. Lo riporta la Banca d’Italia, in base al suo ultimo “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia”, condotto presso un campione di 1.486 agenti immobiliari dal 4 aprile al 7 maggio del 2025.
Lo sconto medio rispetto alle richieste iniziali del venditore e i tempi di vendita sono scesi sui rispettivi ai livelli minimi dall’inizio dell’indagine (7 per cento e 5 mesi). La quota di agenti che hanno registrato un calo dei nuovi incarichi a vendere ha continuato a prevalere nettamente su quella di agenti che ne hanno segnalato un aumento.
L’andamento della domanda di abitazioni è risultato ancora in significativo miglioramento rispetto ai trimestri corrispondenti del 2023-24. La quota di agenti che ha segnalato l’assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi ritenuti troppo elevati ha raggiunto quasi il 60 per cento, dice ancora Bankitalia, e il divario fra prezzi richiesti e offerti è la causa prevalente di cessazione dell’incarico a vendere.
Secondo gli agenti, il mercato degli affitti brevi contribuirebbe a ridurre l’offerta di abitazioni in vendita, con effetti al rialzo sulle quotazioni sia delle compravendite sia delle locazioni. Nel confronto con il trimestre corrispondente dello scorso anno, le attese degli agenti per il trimestre in corso sono risultate lievemente più favorevoli sia rispetto al proprio mercato di riferimento sia rispetto a quello nazionale. Le prospettive di un aumento dei prezzi anche nel II trimestre continuano a prevalere su quelle di una diminuzione.