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giovedì, 18 Settembre, 2025
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Bankitalia, Scotti: controvalore stablecoin a 300 mld, in un anno +75%

Roma, 18 set. (askanews) – Le stablecoin rappresentano ancora una quota limitata rispetto all’intero settore dei criptoasset, circa il 7,5% con un controvalore attuale di 300 miliardi di dollari, rispetto ai 4.000 mld dell’universo cripto, ma sono lievitate del 75% nell’ultimo anno. Lo ha rilevato Chiara Scotti, vicedirettrice generale della Banca d’Italia nel suo intervento in apertura della XIV conferenza “Economics of Payments”, organizzata a Roma dalla Banca d’Italia e dal Committee on Payments and Market Infrastructures.

Il settore delle stablecoin è molto concentrato negli Stati Uniti: il Teher Usdt rappresenta il 56% del mercato e il Circle’s Usdc un altro 25%. “Assieme queste due stablecoin in dollari dominano l’80% dello spazio e complessivamente le stablecoin che puntano alla parità con il dollaro statunitense rappresentano il 98% del mercato globale”, ha detto.

All’opposto, le stablecoin denominate in euro hanno un controvalore di appena 620 milioni di dollari, circa lo 0,2% del totale.

Sia l’Unione europea, con il regolamento Mica(r), sia gli Usa, più di recente, con il Genius Act, hanno adottato normative per questi settori, con differenze tra i due approcci. Generalmente le regole Ue risultano meno permissive.

Secondo Scotti strumenti come le stablecoin “possono offrire nuove soluzioni a problemi che si trascinano da tempo sui pagamenti e sull’intermediazione finanziaria, in particolare nell’ambito transfrontaliero. Tuttavia la loro crescita solleva anche questioni rilevanti su governance, stabilità, il loro possibile abuso per scopi illeciti e la coerenza della vigilanza tra le giurisdizioni”, ha avvertito.

“E’ essenziale che restiamo aperti alle opportunità rappresentate dalle moderne tecnologie mentre al tempo stesso valutiamo attentamente il loro potenziale impatto sull’insieme del sistema finanziario. Trovare il giusto equilibrio tra consentire l’innovazione e salvaguardare gli obiettivi chiave della politica, come la stabilità finanziaria, la sovranità monetaria, l’inclusione finanziaria e la tutela dei consumatori, assieme alla fiducia sulla moneta – ha concluso – resta una sfida rilevante per le autorità”. (fonte immagine: Bankitalia).