Roma, 24 ott. (askanews) – Dal 31 ottobre al 2 novembre a Barbarano Romano, in provincia di Viterbo, si svolge la settima edizione del festival antropologico e sociale del buon vivere “Il senso di un paese”, coordinato dal regista Gianfranco Pannone e promosso dal Comune di Barbarano Romano e dal Parco Regionale Marturanum con le associazioni Barbarano Cultura e Tuscia Nuova, che come ogni anno, restituisce alla comunità la forza poetica e civile di un prezioso territorio della Tuscia.
Quest’anno il festival rende omaggio a due protagonisti del cinema italiano e internazionale: Marco Bellocchio e Marco Mueller, che sabato primo novembre riceveranno la cittadinanza onoraria per il loro contributo alla cultura e per il legame profondo con il territorio. Entrambi, infatti, hanno scelto Barbarano come rifugio creativo, come luogo d’ispirazione e di silenzio.
“Sono molto felice per questa cittadinanza onoraria – ha dichiarato Marco Bellocchio – anche perché, diviso tra Roma e la mia Bobbio, in Emilia, Barbarano per me ha rappresentato il giusto rifugio nei momenti di riposo e anche creativi, fino a diventare per me famigliare. Barbarano mi ha accolto con gentilezza. Grazie”.
“Barbarano è ancora oggi tagliato fuori dalle grandi vie di comunicazione – la Cassia appena lo sfiora, l’antica Clodia è scomparsa -, eppure questo straordinario borgo ha rappresentato per secoli un crocevia di comunicazioni, un centro d’incontro tra culture. E sta tornando a esserlo, grazie al contributo prezioso che gli regala ogni edizione de Il Senso di un Paese”, ha aggiunto Marco Mueller.
A Bellocchio, Leone d’oro alla carriera a Venezia e Palma d’onore a Cannes, è dedicata una piccola retrospettiva per i suoi 60 anni di attività artistica, dal titolo “La provincia di Marco: 60 anni di film e non dimostrarli”, che attraversa la sua filmografia con tre opere simboliche: I pugni in tasca (1965), Vacanze in Val Trebbia (1980) e Marx può aspettare (2022). Un viaggio nel suo cinema e nel nostro tempo, accompagnato da un incontro con il cineasta piacentino condotto da Gianfranco Pannone e dal docente e critico Carmelo Marabello dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, con Marco Mueller, Direttore di Festival del calibro di Locarno e Venezia, nonché produttore e docente di cinema, che sarà in collegamento video da Shanghai.
Incastonato nel cuore del Parco Regionale Marturanum, Barbarano diventa per tre giorni un laboratorio di idee, un luogo dove la cultura si intreccia con la vita quotidiana e la memoria, che in questa settima edizione prende un titolo significativo: “L’Anno delle scoperte”. Accanto a Pannone, il festival è curato da Maria Cristina Lòcori, Raimondo Fortuna, Gianpaolo Rossi, Vittorio Sperandei, Marina Ferrari e Giacinto Corzani, con il patrocinio del Comune di Barbarano Romano guidato dal sindaco Rinaldo Marchesi, la collaborazione del Parco Marturanum diretto da Stefano Celletti e grazie al supporto della Fondazione Roma Lazio Film Commission per aver concesso il suo spazio per la presentazione del Festival nei giorni della Festa del Cinema di Roma.
Sabato 1 novembre in programma la proiezione del documentario “Il senso di un paese”, realizzato durante il workshop di Cinema del reale diretto da Gianfranco Pannone, che racconta la comunità di Barbarano tra passato e presente con sguardo intimo e partecipato. Verranno inoltre mostrate le immagini inedite di un documentario diretto dai barbaranesi Gianpaolo Rossi e Matteo Fortuna, dedicato ai recenti scavi condotti dagli archeologi della Baylor University del Texas. Le ricerche, svolte nell’area di San Giuliano, hanno riportato alla luce un tumulo funerario integro risalente alla fine del VII secolo a.C., insieme ad altre scoperte che riguardano l’epoca medievale.

