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giovedì, 9 Ottobre, 2025
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Bce, direttorio vuole mantenere capacità di risposta in caso di shock

Roma, 9 ott. (askanews) – La Bce mantiene lo status quo sui tassi di interesse anche per garantirsi margini di manovra e “agilità”, nel caso in cui fosse necessario intervenire di fronte a qualche shock su prezzi o crescita economiche. E sempre per questo riafferma l’orientamento a non vincolarsi ad alcuna decisione futura sul costo del danaro. E’ quanto emerge dai verbali del Consiglio direttivo, che si è svolto lo scorso 10 e 11 settembre, pubblicati oggi dall’istituzione monetaria.

Nell’area euro “l’inflazione è rimasta vicina (all’obiettivo) del 2% per diversi mesi” e secondo i componenti del Consiglio direttivo della Bce “le aspettative sul restano saldamente ancorate, con la maggior parte delle misure che continuano a pervederla attorno al 2%, elemento che supporta la stabilizzazione dell’inflazione attorno all’obiettivo”. In questa occasione la Bce ha deciso nuovamente di confermare i tassi di interesse di riferimento per l’area euro, con il tasso sui depositi al 2%.

Secondo il documento, i banchieri centrali hanno identificato rischi su entrambi i versanti per l’inflazione: potenzialmente rialzisti, ma anche al ribasso sul medio termine. Tra quelli che potrebbero contenere la dinamica dei prezzi viene citato il rafforzamento dell’euro, oltre al potenziale effetto frenante sull’economia. D’altra parte “alcuni componenti” del Consiglio hanno sostenuto che negli ultimi mesi sarebbero aumentati i rischi al rialzo sul medio termine.

In questo quadro, e con una valutazione di rischi sulla crescita economica che si sono fatti più equilibrati, “tutti i componenti hanno appoggiato la proposta del (capo economista Philip) Lane mantenere i tre tassi chiave della Bce invariati”, riportano ancora i verbali.

“Con le prospettive sull’inflazione che restano più incerte del consueto e con il rischio di shock su prezzi e crescita in ambo le direzioni, è importante che il Consiglio direttivo mantenga la sua piena opzionalità sulle future riunioni – si legge – e possa essere agile per reagire rapidamente ad ampi shock, se necessario. La comunicazione – aggiunge il documento – deve mantenere un tono prudente e neutrale e restare orientata non vincolarsi sulle future decisioni per i tassi di interesse”.