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lunedì, 20 Ottobre, 2025
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Bce risponde ad accuse del sindacato Ipso: operiamo secondo le regole

Roma, 20 ott. (askanews) – La Banca centrale europea risponde alle nuove accuse lanciate dal sindacato dei dipendenti, l’Ipso, ribadendo la piena legittimità del quadro di regole con cui opera e con cui gestisce i rapporti con i dipendenti. E riaffermando il rigore dei processi decisionali con cui persegue i suoi mandati istituzionali: controllo dell’inflaizone e vigilanza sulle banche. Interpellata sull’ultima iniziativa del sindacato, che stamattina ha annunciato di aver fatto ricorso alla Corte di Giustizia Ue contro misure che affermava puntare a “intimidire” i sindacalisti, l’istituzione ha replicato tramite un portavoce.

“Non commentiamo procedure in corso presso un tribunale. La Bce è risolutamente impegnata sulla libertà di espressione e sullo Stato di diritto, operando con un quadro chiaro sull’occupazione che è strettamente allineato alle regole Ue sul settore – ha proseguito il portavoce – e soggetto allo scrutinio della Corte europea di giustizia. La Bce incoraggia una cultura interna del dialogo e offre molteplici canali, inclusi degli strumenti anonimi (whistleblowing) affinché i dipendenti possano sollevare qualunque problematica. Questi canali esistono per assicurare che qualunque comportamento inaccettabile venga accertato e gestito rapidamente”.

L’Ipso ha contestatato una serie di lettere dalla direttrice dei servizi interni della Bce, Myriam Moufakkir, che secondo il sindacato puntano a “limitare la possibilità di dipendenti e sindacalisti di parlare pubblicamente delle loro preoccupazioni sul lavoro, come sui favoritismi o sul clima di paura alla Bce”.

Secondo l’Ipso l’iniziativa viola la libertà di espressione e quella di libera associazione. Alla Bce le frizioni con il sindacato interno – che riguardando una autorità Ue indipendente è a sua volta autonomo rispetto ai sindacati della Germania – si trascinano da anni. Sono lievitate con la presidenza di Christine Lagarde, degenerando al punto da spingere l’Ipso a darne notizia pubblica e si concentrano sui criteri utilizzati per assunzioni e promozioni del personale.

Nel comunicato di oggi, l’Ipso sosteneva che queste pratiche hanno ricadute negative anche su “integrità e credibilità” della Bce.

Secondo il portavoce dell’istituzione, “la Bce dispone misure stringenti per assicurare che il lavoro analitico raggiunga gli standard più elevati di rigore accademico e di obiettività, essenziali per (attuare) il mandato sulla stabilità dei prezzi e per la vigilanza bancaria”.