Il senatore del Vermont ha ottenuto quasi il 50% dei voti. Alle sue spalle si è piazzato l’ex vice presidente Biden, ma con la metà dei consensi. Tutti gli altri candidati sono distaccati, con Buttigieg al terzo posto e Warren al quarto. Bloomberg non si era presentato per questa consultazione, e scenderà in campo solo nel Super Tuesday (il giorno in cui va al voto il maggior numero di Stati) del 3 marzo.
Solitamente, in tale giorno, si comincia ad avere un’idea piuttosto chiara di chi sarà il candidato Presidente, che sarà poi nominato in estate durante le convention dei delegati. Una notevole eccezione fu il 2008, quando la sfida tra Barack Obama e Hillary Clinton finì in un sostanziale pareggio.
L’ultimo Super Tuesday si tenne il 1º marzo 2016. Esso consolidò il predominio di Donald Trump in campo repubblicano, lasciando però aperta la sfida tra i democratici Hillary Clinton e Bernie Sanders.
All’epoca Hillary Clinton vinse in Vermont su Sanders, grazie al sostegno dei sindacati, a cominciare dalla Culinary Workers Union, la lega dei circa 60 mila lavoratori impiegati negli alberghi, ristoranti e casinò di Las Vegas.
Questa volta il gruppo dirigente della Union non si era schierato apertamente. Tuttavia aveva diffuso un opuscolo per difendere la copertura sanitaria prevista nei contratti collettivi e bocciare, quindi, la proposta di Sanders che vuole istituire un servizio nazionale uguale per tutti, «all’europea».