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venerdì, 18 Luglio, 2025
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Brand Usa, Dixon: per turismo negli Usa momento davvero "storico"

Milano, 17 lug. (askanews) – “Non resteremo fermi, come vedrete oggi; siamo incoraggiati dal nostro dialogo continuo con ogni livello dell’amministrazione (presidenziale Usa) e dal fatto che la richiesta di bilancio del Presidente per l’anno fiscale 2026 include il finanziamento completo per Brand USA, e questo è un importante segnale di sostegno”. Lo ha detto Fred Dixon, presidente e ceo di Brand Usa all’incontro estivo del consiglio dei Direttori da dove è emerso tra l’altro che l’Italia è considerata tra i mercati chiave per il turismo in America, fra l’altro con il più forte balzo anno su anno (13%) fra i “Top 10 Markets by Non-Stop Seat Capacity”.

“Guardando al futuro, ci aspetta un momento davvero storico con America 250, la Coppa del Mondo di calcio (2026 FIFA World Cup) e la Route 66 con il suo centenario all’orizzonte: abbiamo l’opportunità di riaffermare gli Stati Uniti d’America come destinazione turistica leader al mondo. E questi eventi sono più che semplici pietre miliari” ha detto Dixon.

E infatti gli appuntamenti sono davvero ambiziosi: se il 4 luglio 2026, la nazione commemorerà e celebrerà il 250esimo anniversario della firma della Dichiarazione d’Indipendenza, nel novembre 2026 la Route 66, la leggendaria strada americana lunga quasi 4.000 chilometri tra Chicago e Los Angeles, compirà 100 anni e Brand Usa ha già grandi programmi in merito.

Soprannominata “The Mother Road”, la Route 66 da sola incarna l’avventura, la libertà e la nostalgia. Attraversa otto stati e fa rivivere l’America delle belle auto, dei drive-in, dei ristoranti e degli indimenticabili viaggi su strada come un salto indietro nel tempo, percorrendo un itinerario unico, ricco di storia ed emozioni. Molti la considerano lo strumento per sentire l’anima del Paese, quella dei pionieri, dei sognatori e degli appassionati che mantengono viva questa leggenda. Ma anche un volano per dare ulteriore impulso al turismo.

“Sono momenti importanti – dice Dixon – per ispirare le prenotazioni e, in definitiva, dare impulso alle economie delle comunità locali in tutto il Paese. Sono particolarmente entusiasta e ottimista per ‘America, the beautiful’, la nostra nuova piattaforma organizzativa, presentata il mese scorso all’IPW di Chicago: è stato un momento di grande forza per Brand USA. Sono incredibilmente orgoglioso del team impegnato in questo lavoro” ha aggiunto.

LA STORIA DELLA “MOTHER ROAD”

La Route 66 nacque nel 1926, dal desiderio dell’imprenditore Cyrus Avery – noto come il “Padre della Route 66” – di costruire un’autostrada che attraversasse il suo stato natale, l’Oklahoma. Con il sostegno di alcuni imprenditori dell’Illinois e dell’Oklahoma, Avery riuscì a convincere il governo che una strada che collegasse est e ovest avrebbe avuto un impatto significativo sull’economia e sul turismo. Creatrice di posti di lavoro durante la “Grande depressione” (il cantiere fu completato nel luglio 1937 e la strada fu completamente asfaltata nel 1938), divenne rapidamente il simbolo della speranza in una vita migliore , in particolare per le vittime del “Dust Bowl” (tempeste di polvere e grande ondata di siccità) che erano emigrate per raggiungere le terre più fertili dell’Ovest americano.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il boom economico rese la Route 66 molto popolare tra le famiglie in cerca di un cambio di scenario. Era la strada delle vacanze e una canzone sarebbe risuonata come un inno: “Get your kicks on Route 66” di Bobby Troup del 1946, immortalata da Nat King Cole.