Oggi arriverà a Londra Michel Barnier, per l’ottavo round di negoziati sulla Brexit, considerati cruciali per evitare la rottura netta tra Regno Unito e Ue.

Frost, però, ribadisce la sua irremovibilità su due punti chiave delle trattative: i diritti di pesca nelle acque britanniche, che devono rimanere privilegio dei pescherecci inglesi, e le sovvenzioni statali alle aziende private sulle quali la Ue non deve interferire.

Johnson secondo il Telegraph, chiarirà che un accordo deve essere raggiunto “entro il Consiglio europeo del 15 ottobre, se deve essere applicato entro la fine dell’anno”. Secondo il premier, dunque, se non si arriverà ad una soluzione entro quella data, “non ci sarà un accordo per il libero commercio, ed entrambi dovremmo accettarlo e andare avanti”.

Con la sua dichiarazione, aggiunge il Telegraph, il primo ministro intende chiarire che il Regno Unito “non può e non intende fare compromessi sui principi fondamentali di ciò che significa essere un Paese indipendente”.

Inoltre il governo guidato da Boris Johnson e sostenuto dai Conservatori ha fatto sapere che proporrà una riforma del mercato interno che violerà alcuni principi contenuti nel Withdrawal Agreement, l’accordo stretto con i negoziatori europei nell’autunno del 2019 per l’uscita ordinata dall’Unione