Roma, 23 ott. (askanews) – Vigilia di campionato per il Milan di Massimiliano Allegri impegnato domani contro il Pisa. Il tecnico del Milan ha parlato a tutto campo, dai giovani talenti agli obiettivi stagionali, passando per l’approccio mentale della squadra.
Sul giovane Bartesaghi, prodotto del settore giovanile, Allegri ha sottolineato le qualità fisiche e tecniche: “Ha il physique du rôle per giocare al Milan, è bello da vedere. Ma deve migliorare tantissimo”. Sul gruppo, il tecnico ha chiarito: “Il mantenimento non esiste, solo miglioramento o peggioramento. Continuiamo così: a 16 punti nemmeno ci si salva, il primo obiettivo è sempre arrivare a 40”.
Commentando la statistica che vede il Milan segnare soprattutto nei secondi tempi (7 reti su 11), Allegri ha spiegato: “Significa che stiamo bene fisicamente e che chi entra dalla panchina dà il suo contributo. Le stagioni si giocano in 22, non in 11”.
Sulla maturità necessaria per concentrarsi sul campo, il tecnico ha aggiunto: “Bisogna averla, perché affrontiamo una squadra che verrà a Milano per giocarsela. Vincere non è mai semplice, le partite vanno giocate e vinte”.
Allegri ha elogiato Modric come “un campione che si diverte nel suo ruolo” e ha parlato dei giovani De Winter e Pavlovic: il primo potrebbe giocare titolare, il secondo deve ancora crescere, pensando a un orizzonte di quattro anni.
Sul percorso della squadra: “Abbiamo un grande gruppo che lavora bene. Giocatori esperti come Rabiot, Modric, Maignan e Tomori fanno da traino ai più giovani. L’obiettivo è riportare il Milan in Champions, il suo habitat naturale”.
Non sono mancati commenti sui singoli: Gimenez sta crescendo dopo un ritardo di condizione, mentre Leao può essere impiegato sia come prima che come seconda punta per sfruttarne al meglio le qualità offensive.
Infine, Allegri ha precisato: “Non ci sono fughe. Vincere sarebbe fondamentale per avvicinarci ai punti necessari per entrare in Champions, almeno 74. Ora pensiamo ai prossimi tre punti col Pisa, recuperando Nkunku e valutando Loftus-Cheek”.
Il tecnico livornese ha chiuso parlando con pragmatismo: “Le squadre iniziano una stagione in un modo e la finiscono in un altro. Chiacchiere poche, corsa e lavoro tanto”.