Roma, 24 ott. (askanews) – “È importante, siamo solo all’ottava giornata. Capiamo che ci si gioca tanto ma non tutto. Andiamo con convinzione e dobbiamo essere preparati”.
A chi gli ha chiesto se quella di domani possa essere una gara “decisiva”, l’allenatore ha risposto con equilibrio: “Non possiamo fare paragoni con l’anno scorso ma guardare cosa è accaduto: loro hanno vinto il campionato e noi no. La rivalità e le ambizioni ci sono”.
Nessun spirito di rivalsa nei confronti di Conte, come chiarisce Chivu: “Non credo abbiano sassolini da togliersi. Dopo Conte c’è stato Inzaghi e si è vinta la seconda stella, sono state giocate due finali di Champions. Non credo che sia una motivazione in più pensare che si affronta Conte, siamo l’Inter”.
Sul tema delle rotazioni, il tecnico ha spiegato la propria linea: “Diouf e Luis Henrique hanno giocato meno per ora ma hanno margini di crescita. Non li reputo ancora pronti, ma non vuol dire che non gli ho dato la possibilità. Hanno qualità, la vedo ogni giorno e arriverà il momento in cui si sbloccheranno”.
Riguardo all’attacco e ai possibili cambi, nessun dubbio: “Per me non cambia niente, ho quattro attaccanti compatibili e generosi. Se li mischio il rendimento della squadra è uguale. Non esistono coppie, hanno dimostrato di saper stare insieme”.
Chivu ha anche difeso la propria scelta di concedere un giorno di riposo prima del match: “Mi sembrava giusto staccare un po’ e concedere loro una giornata con le famiglie. Mi fido della loro professionalità”.
Infine, una battuta sulla proposta di giocare Milan-Como a Perth: “Ho imparato a non lamentarmi e a guardare il lato positivo delle cose”.

