Roma, 7 nov. (askanews) – “Dirò sempre la verità. E dobbiamo far tornare il Ferraris un inferno”. Parola di Daniele De Rossi, nuovo allenatore del Genoa dopo l’esonero di Patrick Vieira.
Termina con un sorriso la prima conferenza stampa di Daniele De Rossi da nuovo allenatore del Genoa. Un ritorno in panchina carico di emozione, consapevolezza e un filo di destino. «Il Genoa è una grande squadra – esordisce -. Per me è un onore essere qui. Sono emozionato, contento e carico. Questo ruolo va ricoperto con onore e rispetto per il posto in cui si è».
L’ex tecnico della Spal ha raccontato cosa lo ha convinto ad accettare: «In primis il direttore Lopez. Galliani, dopo la mia esperienza alla Spal, mi disse di non scegliere mai la squadra in base alla piazza, ma ai dirigenti. Qui ho trovato persone con cui posso lavorare bene, ho sentito subito la loro vicinanza».
De Rossi parte da un’idea precisa di gioco, ma non chiude a nulla: «Questa squadra è stata costruita per giocare col 4-2-3-1, ma ci sono margini per cambiare. Gli allenatori devono adattare le loro idee al materiale che hanno a disposizione».
Sulla sfida di domenica contro la Fiorentina, il tecnico è diretto: «Se avessi potuto scegliere la squadra da non affrontare al debutto sarebbe stata proprio la Fiorentina. Ma anche noi siamo forti. Voglio vedere un Genoa come quello che ho affrontato tante volte da giocatore: tosto, vivo, capace di andare oltre lo sforzo».
Non mancano le riflessioni personali. «Credo molto nella comunicazione – spiega -. È fondamentale nel lavoro di un allenatore. Dirò sempre la verità, è una mia regola». E ancora: «L’esperienza da dirigente all’Ostiamare mi ha insegnato molto: capire cosa pensa un presidente o un direttore aiuta a crescere».
Il legame emotivo con Roma e Boca Juniors, inevitabilmente, riemerge: «Il Boca ha la stessa filosofia dei romanisti. Quando smisi di giocare per la Roma scelsi Buenos Aires per quella passione. Qui a Genova sento la stessa energia, può nascere un grande amore».
Sarà assente in panchina per squalifica, un curioso intreccio con il passato: «La coincidenza mi fa sorridere. Non mi meritavo quell’espulsione, ma pagherò cara la mia assenza. Da allenatore non mi piace stare lontano dal campo».
E quando gli chiedono dell’amore dei tifosi di Roma e Boca, risponde con sincerità: «A volte non me l’aspetto, ma è bello. Ora però sono concentrato sull’amore di un’altra tifoseria. Mi piacerebbe andarmene tra qualche anno con un’altra curva che mi vuole bene».
Poi l’appello, che più che un appello è una dichiarazione di intenti: «Dobbiamo portare i tifosi dalla nostra parte. Voglio far tornare il Ferraris un inferno. Voglio una squadra che, pur di non perdere, vada oltre il proprio sforzo».
Daniele De Rossi inizia così la sua nuova avventura. Con umiltà, passione e la consapevolezza di chi ha già vissuto la grandezza del calcio, ma sa che le sfide più vere cominciano sempre da zero.

