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Calcio,Germania-Italia 3-3, Spalletti: "Secondo gol ci ha ucciso"

Roma, 23 mar. (askanews) – Niente impresa. A Dortmund un’Italia dai due volti pareggia (3-3) contro la Germania, che non battiamo dal 2012. Non basta per andare alle Final Four di Nations League ed è un peccato per quello che si è visto nel secondo tempo e per un rigore non concesso dal Var per fallo su Di Lorenzo. Nel primo però l’Italia è spazzata via dai tedeschi. Ci siamo rialzati e abbiamo salvato l’onore giocando a calcio, ma resta la sensazione che le grandi del Vecchio Continente (a novembre ci aveva battuto a San Siro anche la Francia) per ora restino di un gradino superiori. Adesso il 6 giugno a Oslo esordiremo nelle qualificazioni ai Mondiali del 2026 sul campo della Norvegia. Haaland e compagni ieri hanno travolto (5-0) la Moldova con la stessa facilità con cui i tedeschi hanno annullato nei 45 minuti iniziali un’Italia pallida e impaurita, che ha incassato dieci degli ultimi dodici gol sugli sviluppi di un calcio piazzato. Insomma, bene la reazione nel secondo round, ma nel primo dove eravamo? “Ripartiamo da delle valutazioni di quello che è successo nel primo tempo. Siamo stati poco determinati nel fare gioco a livello individuale e collettivo. Il secondo gol ci ha ucciso, Poi c’è stata la presa di coscienza che bisognava fare qualcosa di più e i ragazzi sono stati convincenti” le parole di Spalletti. Spalletti parla anche ma molto alla larga degli episodi che hanno deciso la sfida. “Non ne parlo perché serve a poco. La squadra si è espressa bene nella ripresa e sul rigore prima dato poi tolto non faccio polemiche. Diciamo che nel doppio confronto la squadra meritava un po’ più di fortuna. Il 2-0? Sapevamo che battevano gli angoli così. Se non ce la facciamo a comprenderlo è meglio se prendiamo gol, così magari si capisce che non sono solo parole le mie, ma è realtà”. E ancora: “Nel primo tempo troppe uscite sbagliate, sapevamo che l’inizio sarebbe stato così. Mi aspettavo qualcosa di più. Fino a che non ci ho potuto parlare eravamo in balìa dei nostri avversari, poi abbiamo cominciato a giocare. Le qualificazioni ai Mondiali? Tranquilli, sappiamo quel che dobbiamo fare”.

“Ci sono da mettere a posto tante cose, bisogna saper interpretare le fasi della partita, ma ciò che è fondamentale è avere uno spessore tale da meritare di giocare queste gare e questi giocatori se lo sono meritati di giocarle, questo è un gruppo buono dove si può lavorare, poi probabilmente avrò scelto anche male la formazione iniziale – spiega ancora Spalletti – Il tentativo era di fare i primi 20′ in un modo e poi fare quello che si è fatto dopo, è saltato tutto in aria”. Nello spogliatoio cosa è cambiato al 45′: “Ci siamo resi conto della figura che stavamo facendo ed è venuto fuori il carattere, la serietà e la professionalità, era difficile poter mettere mano dentro se stessi e fare una prestazione come quella fatta nel secondo tempo – prosegue – Le partite ti insegnano sempre delle cose, Siccome questi sono ragazzi seri, loro si rendono conto di cosa hanno buttato via in questo doppio confronto, due gare che potevano avere entrambe un esito diverso, sicuramente le parole gli creano un livello d’attenzione, i fatti molto di più”.