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mercoledì, 17 Dicembre, 2025
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Calderoli: via Roma e Bologna da classificazione comuni montani

Roma, 17 dic. (askanews) – “La nuova classificazione” dei comuni montani “intende valorizzare e concentrare le risorse disponibili sulle zone autenticamente montane, dando attuazione all’articolo 44 della Costituzione, che prevede provvedimenti a favore delle zone ‘Montane’, non certo delle parzialmente montane o persino prevalentemente pianeggianti, come sembrerebbero volere gli interroganti”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, rispondendo al Question Time a un’interrogazione di Marco Sarracino, deputato del Pd-Idp.

“L’obiettivo è quello di ridurre l’attuale elenco di oltre 4 mila comuni, che contiene realtà quali Roma e Bologna che, con un’altimetria media rispettivamente di 67 e 82 metri, non hanno certo le caratteristiche geografiche della montagna”, ha sottolineato.

“Preannuncio sin d’ora la disponibilità del governo a includere, nel confronto con gli enti territoriali, ulteriori peculiari situazioni di interclusione, per giungere ad un totale di quasi 2.900 comuni montani”, ha aggiunto.

“Ricordo peraltro che la quota del Fosmit che la legge attribuisce alle regioni (oltre 85 milioni per l’anno corrente) può essere dalle stesse autonomamente gestita, e dunque anche destinata a comuni ulteriori rispetto a quelli della presente classificazione”, ha detto ancora.

“Permettetemi di concludere osservando che se è vero che oltre 1.100 comuni non saranno più qualificati come montani, questi stessi sono i comuni che sinora impropriamente hanno fruito dei vantaggi previsti per la montagna, sottraendo risorse alle zone realmente montane che sono le uniche legittimate a protestare sul come siano state gestite le risorse da 73 anni ad oggi”, ha detto in conclusione.