Un governo “fragile in un’Europa anch’essa fragile”; una maggioranza “in confusione”, con Giorgia Meloni che “si è complicata la vita facendo il capo-partito e non il premier”. E soprattutto “un mondo che “sta cadendo a pezzi” e un Occidente che cade anch’esso”. Ragion per cui, è la previsione di Carlo Calenda, “prima o poi arriverà Fabio Panetta o chi per lui, è nelle cose. Il sistema è troppo estremizzato e non regge e anche le elezioni americane già producono destabilizzazione”.
Intervistato da Huffington Post, il leader di Azione sottolinea che “al di là del voto contrario sulla Commissione, non puoi essere il leader di un paese fondatore e avere pessimi rapporti con i governi di Francia, Germania, Spagna. Mettiamola così: è un governo fragile, in un`Europa anch`essa fragile”. Un governo che “mi sembra molto in confusione. Lega e Forza Italia, ogni giorno cercano di mettere in difficoltà Giorgia Meloni. I cicli politici in Italia vanno veloci: il governo è nella sua fase di stallo. Di fatto, non governa, come accade a tutti i governi da trent`anni a questa parte. E copre lo stallo con la comunicazione e i conflitti”.
E però niente ipotesi di voto anticipato: “Non ci credo, però credo ci sia un rischio esogeno di crisi, finanziaria in primo luogo. Se ne parla poco, però la presa di posizione dei tedeschi – no aiuti della Bce in caso di crisi di debito per i paesi in procedura di infrazione – ci mette in difficoltà”. Con un “Occidente che crolla a pezzi, e l`Italia che resta il paese più fragile. La situazione è più caotica”. E rispetto al passato, “attenzione, c`è una solidarietà europea che sta venendo meno. Ogni paese è alle prese col sovranismo al suo interno e non vuole regalare nulla a nessuno. La maggioranza Ursula è fragile, per molti versi divisa”.