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giovedì, 7 Agosto, 2025
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Camere in ferie, a settembre battaglia su Almasri e separazione carriere

Roma, 7 ago. (askanews) – Con le audizioni di oggi in commissione Cultura alla Camera sul ddl Valditara sul consenso informato, si è chiusa l’attività parlamentare di Montecitorio. L’ultimo giorno di scuola per la maggior parte dei deputati, tuttavia, è stato ieri quando l’aula ha approvato in un solo giorno ben quattro provvedimenti (il decreto economia, il decreto sport, la delega allo spettacolo e il ddl sui consiglieri regionali) e in mezzo ha pure svolto il question time. Uno sprint per andare in vacanza con una giornata di anticipo rispetto al calendario. I senatori d’altronde avevano salutato Palazzo Madama ancora prima, martedì subito dopo l’ok alla delega fiscale. Davanti, oltre un mese di ferie perché il rientro sarà il 9 settembre alla Camera e il 10 al Senato.

“Cercate di riposare che alla ripresa si corre”, ha scritto ieri la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un bigliettino di buone vacanze lasciato ai giornalisti ‘chigisti’. A guardare i calendari parlamentari, la ripresa più incandescente sarà quella della Camera dove la giunta per le Autorizzazioni, entro fine settembre, dovrà esprimersi sulla richiesta di autorizzazione a procedere per la vicenda Almasri nei confronti dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano. Omissione di atti d’ufficio, favoreggiamento e peculato i reati contestati. Sulla decisione della Giunta sarà chiamata a votare anche l’aula entro ottobre. Un iter che andrà di pari passo con la terza lettura della riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere dei magistrati. Sul provvedimento è acceso lo scontro con le toghe. Le dichiarazioni della premier gettano benzina sul fuoco. Meloni parla di “un disegno politico della magistratura” e lo collega al fatto che “la riforma della giustizia procede a passi spediti”, “ho messo in conto eventuali conseguenze”, dice.

Così come la chiusura prima della pausa estiva è stata caratterizzata da una corsa alla conversione dei decreti, anche alla ripresa le conferenze dei capigruppo – quella di Montecitorio è già programmata per il 10 settembre – dovranno programmare l’esame di tre decreti approvati dal consiglio dei ministri prima delle ferie: si tratta del decreto per il commissariamento dell’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas), il decreto Terra dei fuochi e il decreto giustizia.

Tra i temi caldi di settembre ci sarà anche il fine vita. Una legge è stata sollecitata più volte dalla Corte Costituzionale e nelle commissioni Giustizia e Affari Sociali al Senato è iniziato l’iter. I relatori hanno presentato un testo della maggioranza che hanno già annunciato di voler cambiare. A settembre l’esame entrerà nel vivo. Sempre al Senato è atteso in aula a ottobre il ddl che prevede l’abrogazione del voto disgiunto e dei ballottaggi nei comuni sopra i 15 mila abitanti se uno dei candidati ha raggiunto il 40%. Una modifica voluta da tutto il centrodestra che invece sul tema della legge elettorale per le politiche non è altrettanto unito.

Nelle intenzioni della premier va cambiata mentre la Lega vuole tenersi stretta la quota di collegi uninominali previsti dal Rosatellum. Al dossier bisognerà iniziare a lavorare concretamente in autunno se non si vuole arrivare a cambiare il sistema di voto a ridosso delle elezioni che – ormai viene dato per acquisito – saranno anticipate a maggio 2027, quattro mesi prima della scadenza naturale della legislatura. A una eventuale modifica del Rosatellum è legato anche il destino della “madre di tutte le riforme”, il premierato, all’esame della commissione Affari Costituzionali della Camera. Sempre nella prima commissione di Montecitorio verrà avviato l’iter del ddl sui poteri di Roma Capitale.

Al Senato le commissioni parlamentari alla ripresa saranno impegnate anche sulla riforma della Rai e sul ddl caccia, provvedimenti su cui il confronto con le opposizioni si preannuncia duro. Mentre la Giunta della Camera sarà impegnata sul caso Almasri, quella del Senato discuterà la richiesta avanzata dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè di sollevare un conflitto di attribuzioni contro la Procura che la accusa di truffa all’Inps nel periodo Covid.

Sul fronte economico entro il 20 ottobre il governo dovrà produrre il Documento Programmatico di Bilancio (Dpb)da trasmettere alla Commissione Europea.