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martedì, 25 Novembre, 2025
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Capodanno all’insegna della solidarietà per Brunori Sas

Milano, 25 nov. (askanews) – Capodanno all’insegna della solidarietà per Brunori Sas, che saluterà l’arrivo del nuovo anno a Cosenza non solo con un concerto (in Piazza dei Bruzi) che celebra il suo ritorno a casa dopo un anno ricco di straordinari successi, ma anche con un progetto di inclusione sociale rivolto alle ragazze e ai ragazzi che vivono in contesti di marginalità e di disabilità nella città dei Bruzi.

Un gesto di responsabilità e partecipazione che vuole tradurre la musica in un’azione concreta di solidarietà e sviluppo culturale: il cantautore ha infatti deciso di devolvere il suo cachet personale a favore di cinque associazioni di volontariato del territorio che rappresentano da decenni un presidio di solidarietà, educazione e inclusione nella città di Cosenza.

“Gli altri siamo noi”, “L’Arca di Noè”, “La Spiga”, “La Terra di Piero”, “San Pancrazio”: queste le realtà di volontariato coinvolte nel progetto, che da decenni sono punto di riferimento e motore nella città di Cosenza di attività di orientamento, recupero e sostegno scolastico, attività di sensibilizzazione territoriale sulle problematiche dei minori a rischio e delle persone con disabilità, percorsi di autonomia e di inserimento lavorativo.

Il progetto ha per obiettivo l’attivazione di nuovi laboratori creativi e il potenziamento e consolidamento di momenti formativi e ludici già in essere delle associazioni, che coinvolgano i ragazzi nel tempo, all’interno delle loro sedi e nelle istituzioni scolastiche e sociali del quartiere.

“Non sono un grande amante del donare sotto i riflettori, sono fautore del donare in silenzio. Però a volte è necessario, soprattutto in questo momento storico.

L’idea non è quella di creare una donazione una tantum, ma fare in modo che questo sia uno start per dare vita a laboratori creativi che diventino una consuetudine e che diano la possibilità ad artisti, soprattutto del territorio calabrese, di essere coinvolti e di poter lavorare. Siamo d’accordo che c’è bisogno di cose pragmatiche e concrete, ma anche che il lavoro sulla cultura è una vera rivoluzione che, nel tempo, dà risultati” ha detto Dario Brunori.