Roma, 16 giu. (askanews) – “Il disastro targato ‘Meloni'”: è questo il titolo del post social pubblicato al leader del Moviment 5 stelle, Giuseppe Conte, a commento dei dati diffusi dalla Caritas sulla povertà in Italia.
“Dopo il boomerang del taglio del cuneo fiscale che ha aumentato le tasse ai lavoratori per 370 milioni di euro, dopo il ‘blocco navale immaginario’ che ha fatto crescere del 40% gli sbarchi a maggio e il decreto flop sulle liste d’attesa con l’impennata del numero di persone che rinunciano alle cure, ecco il successone del Governo – ha proseguito l’ex premier – su povertà e stipendi. I dati diffusi oggi dalla Caritas parlano chiaro: abbiamo il record di 5,6 milioni di poveri assoluti e, con i tagli al Reddito di cittadinanza, migliaia di cittadini e famiglie in difficoltà abbandonate al loro destino. Nel 2024, solo l’11,5% degli assistiti dalla rete della Caritas ha percepito l’Assegno di inclusione di meloniana fattura e appena l’1,3% ha avuto accesso al Supporto formazione lavoro. Un fallimento su tutta la linea”.
“Davanti al crollo dei salari reali, all’aumento del carrello della spesa, al record di indigenti e a un numero crescente di lavoratori poveri (il 23,5% di coloro che sono stati assistiti dalla Caritas ha un impiego), il Governo è l’accusa del leader M5S – ha cancellato l’unica misura universale di contrasto alla povertà che l’Italia abbia mai avuto per fare cassa. Non contento, il Governo ha detto ripetutamente no al salario minimo. Altro che la folle corsa al riarmo! Piuttosto, si investano più risorse per aiutare chi è in difficoltà, chi non arriva alla terza settimana del mese, chi pur lavorando è povero. Questo significa essere ‘patrioti'”, ha concluso Conte.