E’ stata pubblicata la relazione annuale per valutare come le istituzioni europee e gli Stati membri abbiano applicato la Carta dei diritti fondamentali. Ricorre quest’anno il decimo anniversario della Carta, un’occasione particolare che oltre al report vede anche la presentazione di un’indagine di Eurobarometro sulla consapevolezza dei cittadini in riferimento al tema in questione. Sebbene negli ultimi due lustri sia andata progressivamente sviluppandosi una cultura dei diritti fondamentali, la Carta rimane ancora oggi un documento poco conosciuto e non pienamente sfruttato nella sua applicazione.

L’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali sottolinea, in particolare, la mancanza di politiche nazionali che ne promuovano la conoscenza e la stessa attuazione. Dall’indagine di Eurobarometro, appena presentata, vediamo che nonostante un leggero miglioramento rispetto al 2012, solo quattro cittadini su dieci hanno sentito parlare della Carta e solo un cittadino su dieci sa di cosa si tratti. Sei cittadini su dieci hanno dichiarato di voler essere maggiormente informati sui diritti sanciti nel documento e su come comportarsi nel caso in cui siano violati.

Per quanto riguarda l’applicazione della Carta nel 2018, la relazione mette in evidenza le principali iniziative quali, ad esempio, garantire la protezione degli informatori; promuovere i diritti elettorali agendo per contrastare le notizie false; combattere l’illecito incitamento all’odio online. Con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona il 1º dicembre 2009, la Carta dei diritti fondamentali è diventata giuridicamente vincolante e da allora la Commissione europea ha pubblicato annualmente un report sulla sua applicazione. Gli studi annuali monitorano i progressi compiuti nei settori di competenza dell’Ue, mostrando come si sia tenuto conto della Carta in situazioni reali, in particolare nel proporre nuovi atti legislativi dell’Unione e di come venga considerato il ruolo delle istituzioni europee dalle autorità degli Stati membri nell’assicurare che i diritti fondamentali diventino una realtà nella vita dei cittadini.

La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea riafferma, nel pieno rispetto dei poteri e delle funzioni dell’Ue e del principio della sussidiarietà, i diritti così come risultano dalle tradizioni costituzionali e dagli obblighi internazionali comuni dei Paesi dell’Unione. Su questo sfondo, il denominatore comune, insieme alle disposizioni generali, rimane il pieno rispetto di dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia.