Carta di Firenze: “Il Mediterraneo non può e non vuole essere luogo di conflitto tra forze esterne”.

Firmata a Firenze la Carta con cui i vescovi e i sindaci del Mediterraneo, per la prima volta riuniti insieme, individuano le questioni più urgenti da affrontare – a partire dalla necessità di fermare i venti di guerra – e “disegnano” gli scenari del futuro.

“Inizino immediatamente i negoziati per ristabilire la pace”. È l’auspicio espresso dai 60 vescovi e dai 65 sindaci del Mediterraneo, nella Carta di Firenze firmata oggi a Palazzo Vecchio a conclusione dell’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”.

“Consegnando alla storia queste giornate, traiamo un impegno a proseguire in un processo, non semplicemente ideale, di fratellanza e di conoscenza delle diversità che sono una grande ricchezza”, ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei: “La bellezza del mosaico di tradizioni e culture, violata dai drammi che vivono molti nostri popoli, è imperativo perché il Mare Nostrum torni ad essere crocevia di storie e tradizioni e non più doloroso cimitero”. 

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha definito la Carta di Firenze “una conquista storica, un punto di arrivo e di partenza. Perché nostro desiderio non è solo portare questa dichiarazione al Santo Padre, a cui auguriamo ogni bene, ma lo vogliamo portare ai leader internazionali, ai capi di stato e di governo. Inizieremo questo pellegrinaggio perché questa dichiarazione, firmata dai sindaci e dai vescovi, inizi a vivere da oggi”. 

Auspicando che “ulteriori incontri possano aver luogo”, i vescovi cattolici e i sindaci delle città mediterranee, riuniti a Firenze, ispirandosi all’eredità di Giorgio La Pira, i firmatari della Carta ribadiscono la convinzione che “il Mediterraneo non può e non vuole essere luogo di conflitto tra forze esterne”.

Di qui la necessità di “porre la persona umana al centro dell’agenda internazionale perseguendo la pace, proteggendo il pianeta, garantendo prosperità, promuovendo il rispetto e la dignità dei diritti fondamentali di ogni individuo, anche attraverso la promozione di obiettivi di sviluppo sostenibile e l’accordo di Parigi sul clima”.

 I firmatari della Carta hanno infine ribadito la convinzione che “il Mediterraneo non può e non vuole essere luogo di conflitto tra forze esterne”.

Per leggere il testo integrale della Carta di Firenze 

https://www.anci.it/il-testo-della-carta-di-firenze/