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giovedì, 9 Ottobre, 2025
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Cartone animato pro-Flotilla mostrato in un asilo a Roma

Roma, 9 ott. (askanews) – “Ora gridiamo tutti insieme: viva, viva la libertà! Free, free Palestine! Free, free Palestine!”: decine di persone sono invitate a scandire insieme il coro. Siamo a Roma, non in una delle tante manifestazioni pro Pal di queste giorni, non in un’aula universitaria occupata o in un circolo di collettivi antagonisti. Il contesto è molto più infantile: una classe di una scuola dell’infanzia, bambini tra i 4 e i 6 anni, al plesso “XXI Aprile” dell’Istituto Comprensivo Via Soriso, zona Aurelia, quadrante nord-ovest della Capitale.

Come raccontato all’agenzia askanews, una maestra, nell’ottica di affrontare con i più piccoli il tema del dramma del popolo di Gaza, alcuni giorni fa ha radunato i bambini e in classe, da You Tube, ha mostrato loro un video di 9 minuti. “C’ERA UNA SVOLTA – raccontare ai bambini il movimento della Global Sumud Flotilla” è il titolo: un fimato, spiega la didascalia, “in sostegno al movimento umanitario, civile, globale e pacifico più grande della storia: Global Sumud Flotilla. Siate liberi di condividere questa storia con i bambini che avete intorno, che siate genitori, insegnanti, educatori o esseri umani responsabili”.

Si tratta di un cartone animato che ha come protagonista un orsacchiotto, di nome Agi, che non riesce a dormire, è preoccupato “per quello che gli ha raccontato il suo amico Amir, un orso gentile che abita in una terra lontana, tra il fiume il mare”, la Palestina. Una terra che “è stata attaccata dalla cattiveria che vuole mandarli via e prendere il loro bosco”, racconta la storia, mostrando Agi che da un Pc vede un video di altri piccoli animali, volpi e conigli, feriti, con le loro tane a fuoco per i bombardamenti. Gli animali del bosco “hanno tanta fame” e anche la loro scuola è stata distrutta, come anche i loro giocattoli. Orso Agi giustamente non si dà pace, è triste, “non sa come aiutare tutti quei cuccioli spaventati”, e chiede aiuto alla luna, una luna piena che mangia una fetta di cocomero, che gli dà un’idea.

Allora Agi, con un radio al grido di “viva, viva la libertà! Free, free Palestine!” (che la voce narrante invita più volte a ripetere tutti insieme) convoca i suoi amici, costruiscono una imbarcazione, poi si reca anche nelle scuole a cercare sostegno, “perchè ogni cucciolo conosca la verità”. Parte poi una flotilla di barchette di carta: “la cattiveria fa di tutto per spaventarli, ma “l’anguria è buona, dolce e fresca” e la flotta dei cuori di anguria solca il mare, arrivando infine da orso Amir in Palestina. “Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza”, la morale che conclude il video.

Come spesso ormai accade nelle chat scolastiche, saputo l’accaduto i genitori si sono divisi, tra chi ha apprezzato la modalità di trattare un tema difficile con un linguaggio delicato adatto ai bambini e chi, invece, ha protestato e chiesto spiegazioni alla preside, ritenendo l’argomento non pertinente per le attività di un asilo, soprattutto quell’invito ai piccoli a gridare “free, free Palestine!” tutti insieme in classe.