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martedì, 2 Dicembre, 2025
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Cavo Dragone: "La Difesa non è più un tema di nicchia"

Roma, 2 dic. (askanews) – “Oggi le forze armate hanno bisogno di personale altamente specializzato, che sappia operare sistemi complessi e integrarsi in contesti multinazionali. Le priorità? Prontezza, interoperabilità e capacità di rispondere in tempi rapidi”: lo ha ricordato il presidente del Comitato militare dell’Alleanza atlantica, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, intervistato dal Foglio.

“Non commento le scelte politiche o legislative di un singolo paese alleato. Posso però confermare come, negli ultimi anni, lo scenario di sicurezza sia cambiato radicalmente e ciò debba indurre tutti ad una riflessione seria e costruttiva su organizzazione, regole e capacità delle forze armate, attraverso l’Alleanza”, prosegue a proposito della decisione di alcuni Paesi membri di reintrodurre un servizio di leva seppure volontario.

“Ogni paese sceglie gli strumenti più adatti alla propria storia e società, ma la direzione di fondo è verso una maggiore consapevolezza nella necessità di preparazione alla Difesa. Il modello di leva obbligatoria che molti ricordano appartiene a un’epoca in cui le esigenze operative, ma non solo, erano diverse: le priorità oggi sono cambiate. Per questo, in vari Paesi si discute non tanto di ‘tornare al passato’, quanto di forme moderne di servizio: su base volontaria, più brevi, magari con opportuni richiami periodici, orientate alla creazione di riserve preparate”. “Serve un adeguamento tecnologico continuo, ma soprattutto personale ben formato o riqualificato per la difesa moderna: è importante disporre di forze di riserva credibili e di meccanismi che rafforzino la resilienza complessiva del Paese. Il numero complessivo dei militari e i modelli organizzativi rimangono comunque una scelta nazionale”, sottolinea.

Quanto alla cybersicurezza, “sappiamo che tutti gli alleati si confrontano oggi con forme di guerra ibrida e cyberminacce molto sofisticate. La cybersicurezza non è mai un obiettivo raggiunto una volta per tutte, ma un processo continuo di adattamento: servono investimenti in tecnologie, ma anche in procedure, formazione del personale, cooperazione pubblico-privato e cultura della sicurezza digitale”.