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C’è accordo per il contratto dei metalmeccanici: aumento da 205 euro

Milano, 22 nov. (askanews) – Dopo 17 mesi di trattative e 40 ore di sciopero Fim, Fiom e Uilm e Federmeccanica e Assistal hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. L’aumento medio a regime è pari a 205,32 euro. L’intesa è arrivata nel tardo pomeriggio dopo quattro giorni di intenso negoziato. L’aumento mensile al livello medio è di 205,32 euro, di cui la prima rata è stata già erogata per 27,70 euro il 1 di giugno 2025, a cui seguiranno le rate per i prossimi anni: 53,17 euro il primo giugno 2026; 59,58 euro il primo giugno 2027; 64,87 euro il primo giugno 2028.

I Flexible benefit aumentano da 200 euro a 250 euro da erogare entro febbraio 2026. Il contratto scaduto a giugno 2024 è stato rinnovato dopo 17 mesi durante i quali si è consumato una rottura del tavolo di trattativa, ripreso il 15 luglio 2025, grazie alla mobilitazione di tutti i metalmeccanici con 40 ore di sciopero e manifestazioni in tutt’Italia. Questo ha consentito di ottenere la definizione degli aumenti contrattuali pari al 9,64%, superiore al tasso di inflazione Ipca previsto del 7,20%.

Oltre agli aumenti salariali, il nuovo contratto porta rilevanti miglioramenti sulle parti normative nel dettaglio. Tra le altre, previste nuove tutele per le persone con patologie oncologiche e con disabilità e ridotto di 8 ore l’orario di lavoro per il personale coinvolto sui 21 turni. Introdotta la clausola di stabilizzazione per i contratti a termine pari al 20% e per lo Staff-leasing è stato introdotto il diritto di assunzione dopo 48 mesi. Definite contrattualmente le causali soggettive e oggettive per i contratti a tempo determinato e somministrato. Per le politiche di genere è previsto il rafforzamento ruolo RSU nell’ambito del rapporto biennale.

Rafforzata la formazione degli RLS con ulteriori 8 ore, istituito obbligo dell’analisi incidentale infortuni e delle segnalazioni dei quasi infortuni nonché delle segnalazioni di rischio; mentre in materia di Appalti è stato introdotto l’obbligo in capo alle aziende con più di 400 dipendenti di fornire alle Rsu uno schema informativo contenete informazione su ditte in appalto, normativa su cambio appalto e appalta di lunga durata. Rafforzato il diritto soggettivo alla formazione e strutturato lo strumento “Metapprendo” con contributo strutturale; viene migliorata la normativa in materia di PAR (permessi retribuiti) attraverso la riduzione del preavviso e della percentuale di assenza, introducendo 3 episodi di assenze senza preavviso. Per la malattia figlio fino a 4 anni, numero 3 giorni di permesso retribuito; previsto un periodo da 1 mese a due di astensione per i lavoratori migranti per favorirne il ricongiungimento familiare. Rafforzati infine la centralità del CCNL e i diritti di informazione e partecipazione.