Tutti a guardare lo strappo. Intenti a capire che lacerazioni produrrà nel corpo del Pd. Un’attenzione, oggi, esasperata, e si comprende e si giustifica, ma si rischia una sovrabbondanza di analisi senza che vi siano letture che entusiasmino per il taglio differenziato delle stesse. Spostiamo lo sguardo. Varchiamo la soglia del normale. Cerchiamo, in sostituzione di quanti tutti via via leggiamo, di vedere che cosa comporta la presenza di Matteo Renzi nell’ambito di un centro politico oggi claudicante, sostanzialmente sbrindellato e per lo più espressione di qualche sparuto gruppetto in cerca di mantenerlo in vita.

Credo che sia questo l’elemento che più stuzzica l’attenzione di chi non consumi il suo divertimento a vedere quante slabbrature comporterà questa partenza più o meno annunciata.

Che senso avrà questo Renzi posto a un passo da Berlusconi, ad un soffio di quelle instancabili meteore che circolano in quello spazio politico?

Giostro con una malizia estrema, ipotizzo ciò che, a dir il vero, non ho in alcun modo sperimentato, né ho ricevuto significativi segnali che mi inducono con certezza a dire quello che scriverò.

ipotizzo, pertanto, che, come un tempo, quindi cosa già vissuta, Renzi abbia cortesemente, oltre ad avvertire Conte e Zingaretti, si sia gentilmente prodigato ad informare Berlusconi di questo suo viaggio settembrino. Ricordando la visita che il fiorentino fece ad Arcore, immaginarmi che magari senza scomodare il viaggio, abbia comunque telefonato a Silvio, non credo sia una fantasia del tutto priva di sostanza.

In ragione di questo fatto, non escludo che il cantiere in atto possa prevedere la presenza di più progettisti. Ingegneri sfilati dal vecchio corteo e ingegneri provenienti dalla gran bella villa del magnate della Tv.

È questo il vero tema. Come si organizzerà, in vista di una ormai certa modifica della legge elettorale, il condominio di quello che sopra ho chiamato centro politico.

Renzi ha giocato splendidamente le sue carte, ha sigillato il governo Conte e non appena insacchettato in quel governo alcuni suoi autentici Ministri e una manciata di Sottosegretari, ha febbrilmente riempito le valige e si è spostato su una sponda che, tutto sommato, lo vedeva primeggiare da tempo immemorabile.

La sala da pranzo non è ancora allestita, ma nelle cucine di questo nuovo accampamento c’è una febbrile attività. Stanno confezionando i possibili pasti da degustare nei tempi futuri, nei graziosi tavoli della sala non ancora ordinata. Questa remata verso il centro da parte di Renzi, condizionerà non solo il centro sinistra, ma avrà pure nette ripercussioni dentro il campo del centro destra.

Il taglio che ho voluto dare, ci impone di allargare l’attenzione all’intero campo politico nazionale. Renzi spariglia le carte mettendo in difficoltà l’intero panorama politico.

C’era da aspettarselo.