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sabato, 2 Agosto, 2025
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Chiusa con un dance floor la 41esima edizione di Bolzano Danza

Milano, 2 ago. (askanews) – Si è chiusa venerdì 1 agosto con il dance floor partecipato condotto dalla compagnia francese MazelFreten sul palco del Teatro Comunale di Bolzano la quarantunesima edizione di Bolzano Danza, la prima del triennio diretto dal duo Anouk Aspisi e Olivier Dubois: una festa per il pubblico per suggellare un progetto che ha fatto del pubblico il suo centro, dimostrandosi capace di coinvolgere appassionati, addetti ai lavori e giornalisti dalla regione e da tutto il Paese.

“Bolzano Danza ha inaugurato quest’anno un nuovo capitolo della sua storia — ha dichiarato Monica Loss, direttrice generale della Fondazione Haydn — confermando la sua posizione a livello internazionale tra le principali manifestazioni dedicate alla danza a livello europeo e aprendo ulteriormente il suo sguardo per abbracciare tutti i linguaggi del contemporaneo. Ha ospitato alcuni tra gli artisti e le compagnie più importanti del panorama globale (Ballet Preljocaj, Gisèle Vienne, Mette Ingvartsen, François Chaignaud), senza dimenticare quell’attenzione per il territorio e la Comunità che da sempre lo contraddistingue, e rafforzando questo legame grazie a progetti nuovi ed inediti come ExtraDanza — la grande festa della danza in collaborazione con Südtiroler Kulturinstitut (SKI) che ha riunito centinaia di appassionati sui Prati del Talvera —, BoDA — il nuovo cuore pulsante della manifestazione, che ha saputo ridare vita al centralissimo Parco dei Cappuccini — e gli Open Lab, che hanno segnato l’apertura di un interessante dialogo con alcune delle eccellenze scientifiche della regione. Un racconto prezioso, che ha attraversato in due settimane di intensa programmazione undici luoghi differenti della città rappresentandone perfettamente le anime e unendo le diverse community che la abitano”.

“Nel 2025 — hanno spiegato i due direttori artistici Anouk Aspisi e Olivier Dubois — abbiamo sollevato un soffio con Insurrection, primo atto di una trilogia immaginata come un movimento: dal turbamento alla riconciliazione. Nel 2026 apriremo Horizon, secondo atto: un tempo per consolidare una comunità sensibile, porosa, gioiosa — che reinventa insieme, crea insieme e mantiene lo sguardo aperto verso il futuro. Con la volontà di ampliare l’invito agli artisti ed interpreti Internazionali ed italiani, ritroveremo artisti fedeli, come Mette Ingvartsen, che presenterà Skate Park, un’opera energica e urbana accompagnata da un laboratorio con skater locali. Più performance animeranno il cuore della città, trasformando Bolzano in un palcoscenico vivo e condiviso, dove nuovi spazi diventeranno teatro di esperienze inattese. Avremo anche il piacere di presentare una creazione inedita che unirà musica dal vivo e danza contemporanea in una forma nuova e audace. L’evento ExtraDanza assumerà una portata nuova: più ampia, più gioiosa, più aperta, riunendo abitanti e visitatori attorno alla danza come linguaggio comune. Nuovi luoghi insoliti prenderanno vita durante il festival, rafforzando il radicamento urbano e territoriale di Bolzano Danza. E naturalmente, BoDA rimarrà il nostro punto di ritrovo — un luogo per pensare insieme, celebrare, incontrarsi”.