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domenica, 7 Settembre, 2025
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Cina, industrie pannelli fotovoltaici in rosso, interviene Pechino

Roma, 4 set. (askanews) – Dopo anni di utili da record, l’industria dei pannelli fotovoltaici della Cina si ritrova improvvisamente in profondo rosso e il governo sta intervenendo, pressando le aziende, formalmente a controllo privato ma spesso legate alle autorità locali, per chiudere gli impianti fuori mercato e porre rimedio a un sempre più scomodo eccesso di capacità produttiva.

Lo riporta il Financial Times, rilevando che lo scorso anno la Cina ha prodotto pannelli fotovoltaici per l’equivalente di 588 GigaWatt, secondo i dati di Natixis, ben oltre la somma della sua domanda interna, pari a 277 GW, e della domanda estera, di 174 GW.

Nel 2022 e nel 2023 il settore macinava profitti da record, ma nel primo semestre di quest’anno il fatturato è crollato del 23 per cento e 6 dei maggiori produttori hanno visto le perdite raddoppiare a 20,2 miliardi di yuan, circa 2,8 miliardi di dollari, prosegue il quotidiano. Secondo Goldman Sachs il ritmo di produzione degli impianti è stato già tagliato al 54%, ma questo non basta a fermare l’emorragia.

Le crescenti perdite stanno creando allarme a Pechino in un contesto macroeconomico generale già ritenuto deflazionistico. Per questo, secondo il FT, a inizio luglio i dirigenti di 14 delle maggiori società produttrici cinesi sono stati convocati dal ministro dell’industria fresco di nomina, Li Lecheng che li ha esortati a intervenire in maniera risoluta per mettere fine alla corsa al ribasso sui prezzi e per velocizzare la chiusura di impianti ritenuti fuori mercato.

La Cina controlla circa il 90% della produzione mondiale di pannelli fotovoltaici e dispone ormai delle tecnologie più avanzate in questo settore.